Matteo Garrone – ci informano – abbozzava figure di Pinocchio fin dalla tenera età di sei anni. E il suo stile registico – questo lo abbiamo constatato di persona – ricorda, almeno in parte, il nitore letterario di Collodi. E allora chi se non lui (almeno fra gli italiani) per l’ennesima trasposizione cinematografica delle avventure del burattino più famoso del mondo? Detto fatto. Con buona pace di quelli che credevano che Il racconto dei racconti...