Un’indagine avviata nel 2013 ha fatto luce sul traffico di stupefacenti e materiale tecnologico, tra cui annche cellulari, all’interno del carcere di Padova. L’indagine ha messo allo scoperto una complessa organizzazione in cui collaboravano agenti penitenziari, detenuti e loro familiari, oltre ad altre persone, tra cui anche un avvocato di Rovigo. A capo di tutto c’era un agente della polizia penitenziaria, Pietro Rega, 48enne originario di Mariglianella. Lui era il beneficiario dei pagamenti arrivati da...