81 studentesse afghane iscritte alla Sapienza di Roma sono rimaste bloccate a Kabul e non sono riuscite ad andare in salvo in Italia. Lo ha riferito il prorettore agli affari internazionali dell’ateneo, Bruno Botta, a Sky Tg 24: “Erano sulla lista del ministero della Difesa per essere trasferite in Italia, ma a causa dell’attentato di pochi giorni fa non sono riuscite a entrare in aeroporto. Sono ragazze tra i 19 e i 22 anni, hanno paura il terrore che non possano venire in Italia, che il loro sogno si infranga, sono affrante, ma nonostante tutte le difficoltà noi siamo fiduciosi“. Le 81 ragazze fanno parte di un gruppo di 90 studenti che avevano già passato le preselezioni per l’iscrizione ai corsi della Sapienza e che erano andati al consolato per ritirare i visti, l’attentato dell’ISIS ha poi bloccato tutto, creando il caso e facendo perdere l’areo a tutti (il ponte aereo italiano è chiuso, ndr). Ma l’Università, ad oggi, sta lavorando anche al viaggio verso l’Italia di altri 100 studenti che non avevano passato la preselezione e che ugualmente avevano chiesto di iscriversi.
Sui fatti denunciati dal prorettore stanno lavorando anche i funzionari del Ministero dell’Università. Il ministro Cristina Messa, citata sempre da Sky, ha infatti dichiarato: “Stiamo seguendo con attenzione, in raccordo con gli altri ministeri, la situazione di tutte le studentesse e studenti afghani iscritti presso i nostri atenei, conservatori ed accademia. Stiamo mettendo in campo tutti gli strumenti e gli sforzi per poterli accogliere presto in Italia, tutti. Nel frattempo, abbiamo raccolto le disponibilità ad accogliere studenti e ricercatori afghani già presenti fra i rifugiati già giunti in Italia. Come ministero ci impegneremo a rendere disponibili tutti gli strumenti e le risorse per far sì che ciò possa accadere il più rapidamente possibile“.
[Foto copertina Lapresse]