“Sono stata via cent’anni”: fra sogno e realtà i versi di Laura Serluca ci portano alla ricerca di noi stessi

Vittorio Paolino Pasciari Vittorio Paolino Pasciari24 Aprile 20244 min

Quando sentiamo parlare di poesia, più volte dovremmo ricordare la lezione dell’indimenticabile professor Robin Williams sul perché leggiamo e scriviamo poesie. E, laddove il potere della parola si manifesti in pieno disaccordo con gli schemi sintattici ma in piena empatia con le emozioni senza trascurare riflessioni sulla spietata – ora più che mai – realtà in cui viviamo, allora è un piacere più che un dovere segnalare autori degni di essere scoperti.

CENNI BIOGRAFICI   La scrittrice e poetessa Laura Serluca (Ariano Irpino, 1984), dopo la laurea in Sociologia curriculum Comunicazione e Mass Media presso l’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, collabora per la sezione arte-cultura di diverse testate giornalistiche online oltre a scrivere per L’irregolare. Voci, poesie insubordinazioni, il primo quindicinale di Poesia digitale. La prima silloge poetica Magenta esce nel 2020 e in seguito il suo nome compare anche nell’antologia Invasione Poetica ‘22 per Tempra Edizioni, progetto che coinvolge diversi poeti irpini e intellettuali che incrementano e tutelano il patrimonio letterario meridionale. Nel 2023 esce per Delta 3 Edizioni la silloge poetica Sono stata via cent’anni.

Sono aspra e legnosa, satura

del tuo esercito di narcisi

e delle mareggiate in controluce

a grondare un minuscolo Dio:

             – a schiarirlo sono barbagli

di salsedine a fiocchi

che puntellano il cielo – nel casolare

la corona dell’Imperatrice e gigli rosa

a incorniciarmi le caviglie.

 

L’ho imparato in volo.

Della tua musa azzurre talee.

(Laura Serluca)

 

ANALISI   Emozioni, tormenti interiori e riflessioni sull’attualità si celano dietro una struttura di versi dove l’armonia sintattica cede il posto ad un simbolismo in cui parole combinate con scarni segni di interpunzione strizzano l’occhio ad una scansione classica che, mantenendo una logica accessibile come nella prosa più scorrevole, emoziona di meno. In un vero e proprio turbinio in cui sogno e realtà si fondono le parole vivono, e come fiumi in piena spaccano letteralmente gli argini di ogni possibile tentativo di riduzione a schema sintattico e semantico di scansione. Un lettore dotato di sola mente razionale può arrendersi dopo appena un paio di componimenti; un altro che ha il solo cuore aperto potrà uscire sconvolto dopo l’ultima pagina per l’eccessiva, sognata quanto temuta, libertà di espressione emotiva. Ma chi conserva un minimo di senso critico contro una realtà dominata dall’incapacità di andare oltre l’apparenza non potrà che essere soddisfatto nel lasciarsi trascinare dalla continua ricerca interiore e dalla lezione racchiusa nell’ultimo componimento.

 

Le parole sono, nella mia non modesta opinione,

la nostra massima e inesauribile fonte di magia,

in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo.

(Albus Silente)

 

POESIA DENTRO DI NOI   Quello che l’autrice irpina ci offre in questa nuova antologia di versi è un viaggio, tortuoso ed emozionante, fra sogno e realtà per arrivare fin nel profondo del nostro animo attraverso un sapiente utilizzo della parola che, svincolata da schemi logici, consente – parole testuali dell’autrice – di trovare uno spazio sacro nel quale non sentirsi indifesi, in cui le vergogne degli altri non devono assalirci sempre e cammuffarsi in sensi di colpa. In una realtà in degrado totale nessuno più di una donna ha il potere di sconvolgere l’eterno, futile e patetico tentativo di imprigionare nella fredda razionalità le emozioni da riscoprire – ora più che mai – e da vivere grazie all’ineguagliabile magia della parola che non si ferma alla lettura superficiale ma scava in quel profondo in cui immergersi per trovare le risposte e continuare ad andare avanti senza lasciarsi corrompere dalle catene dell’ignoranza e della paura.

 

Il testo è reperibile sul web.

 

CAMPANIA DA SCOPRIRE.

Vittorio Paolino Pasciari

Vittorio Paolino Pasciari

Classe '86, nolano DOC. Laureato in Lettere Classiche, appassionato di cinema, letteratura e teatro.

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