Il Sindaco di Acerra Raffaele Lettieri, al fine di vigilare sull’osservanza delle norme in materia di propaganda elettorale, richiama l’attenzione di tutti sulle disposizioni di legge vigenti che disciplinano la materia della propaganda non radiotelevisiva in occasioni delle consultazioni elettorali regionali del 31 maggio 2015, contenute nella legge 4 aprile 1956 n.212 (modificata ed integrata dalla legge 24 aprile 1975 n.130 e dalla legge 10 dicembre 1993 n.515). Tutte le ipotesi di violazioni alle disposizioni relative alla propaganda elettorale sono sanzionate amministrativamente come previsto dalla legge 515/1993. L’appello del primo cittadino è chiaro e forte: «Stop al manifesto selvaggio. Restituiamo decoro alla Nostra Città».
In base alle norme, così come richiamato anche dalla Prefettura di Napoli, costituiscono affissioni di “propaganda” i manifesti, gli avvisi e le fotografie di qualunque materia costituiti che siano intesi, direttamente o indirettamente, ad influire sulla scelta degli elettori in occasioni di consultazioni popolari.
A tal proposito si ricorda che, in base alle disposizioni di legge: è vietata l’affissione di qualsiasi materiale di propaganda fuori dagli spazi assegnati dall’Autorità comunale; è vietata l’affissione di qualsiasi materiale di propaganda negli spazi assegnati ad altre organizzazioni; è vietata l’affissione di qualsiasi materiale di propaganda negli spazi destinati alle normali affissioni, subordinate al pagamento dei diritti all’autorità comunale; è vietata l’esposizione di materiale di propaganda negli spazi di pertinenza degli interessati (es. sedi di partiti politici, circoli culturali, ricreativi, ecc.); è vietata l’affissione o l’esposizione di stampati, giornali murali e di manifesti inerenti la propaganda in qualsiasi luogo pubblico o esposto al pubblico, nelle vetrine dei negozi, sulle porte, sui portoni, sulle saracinesche, sui chioschi, sulle palizzate, sugli alberi, sui pali, ecc; è vietato, non avendone titolo, affiggere stampati, giornali murari o manifesti negli spazi riservati alla propaganda.
Altre ipotesi di illecito, diverse dalla condotta di affissione indebita sono:
• sottrarre o distruggere stampati, giornali murali, manifesti di propaganda destinati all’affissione o alla diffusione o impedirne l’affissione alla diffusione;
• staccare, lacerare o rendere comunque illeggibili quelli già affissi negli spazi riservati alla propaganda;
• impedire l’affissione o la diffusione di stampati giornali murali o manifesti;
• effettuare iscrizioni murali su fondi stradali, rupi, argini, palizzate e recinzioni.