Furti d’arte: i Carabinieri di Napoli hanno recuperato oltre 2500 opere in un anno

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News31 Maggio 20233 min

Nel 2022 il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, unità periferica del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale competente sulla regione Campania, ha recuperato 2544 beni, corrispondenti ad un valore complessivo stimato di 1377500 . L’attività di recupero realizzata nel 2022 registra un numero più sostanziale nel settore dei reperti archeologici e della numismatica provenienti da scavi clandestini (2134 beni recuperati), seguito da quello del settore antiquariale, archivistico e librario (409 beni recuperati) e da quello dei reperti paleontologici (1 bene recuperato).

A tal riguardo si evidenzia l’individuazione di 2 scavi clandestini, uno in area pompeiana e l’altro in territorio della provincia di Caserta, la cui scoperta (di quest’ultimo) ha condotto all’arresto di 2 soggetti, colti nella flagranza del reato di impossessamento di beni archeologici.

Per quanto concerne la contraffazione, sono state sequestrate 164 opere, che qualora immesse sul mercato avrebbero fruttato alle organizzazioni criminali oltre 150.000 €.

Nel corso dell’anno 2022 sono stati recuperati e restituiti dal Nucleo TPC di Napoli numerosi beni di elevatissimo valore storico-artistico, opere meglio descritte nella nota allegata al presente comunicato. Ci sono queste e altre notizie relative al contrasto dei traffici d’arte nella pubblicazione “Attività Operativa 2022” edita dal Comando Carabinieri TPC, già disponibile sui siti www.beniculturali.it<http://www.beniculturali.it/> e www.carabinieri.it<http://www.carabinieri.it/>.

Nel territorio campano si è registrata una diminuzione dei furti in genere, ridottisi da 31 dell’anno 2021 a 26 dell’anno 2022, così come si è ridotto il numero degli oggetti trafugati, computati in 656 nell’anno 2021 ed in 295 nell’anno 2022.

Nell’ambito del contrasto alle attività illecite si è registrata un’attività preventiva concentrata maggiormente nell’ambito dei controlli presso mercati e fiere antiquariali, seguiti da quello degli altri esercizi antiquariali, delle aree archeologiche, paesaggistiche e monumentali. Ad esito di tali attività il Nucleo TPC di Napoli ha operato complessivamente 6 arresti e 96 denunce.

Specificatamente a quanto attiene al settore paesaggistico e monumentale, nel 2022 il Nucleo TPC di Napoli ha effettuato una massiccia attività di controllo sul territorio campano, eseguendo decine di verifiche ad aree tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali, che hanno condotto al deferimento in stato di libertà di 10 soggetti resisi responsabili di reati in danno del paesaggio.

Tra le operazioni di particolare rilievo spicca l’arresto operato il 24 settembre 2022, in flagranza di reato, a carico del Soprintendente di Caserta in concorso con altro soggetto di Casalnuovo di Napoli, per ricettazione di beni culturali perpetrata a Capua (CE) durante il “X Convegno Numismatico e Filatelico Campano”, importante evento di settore avente rilevanza nazionale. La conseguente attività di indagine ha permesso al Nucleo TPC di Napoli di recuperare oltre mille beni culturali di natura archeologica, archivistica, libraria ed antiquariale.

Altra attività di particolare rilievo risale al 24 febbraio 2022 allorquando il Nucleo TPC di Napoli, congiuntamente a personale del Nucleo Investigativo CC di Torre Annunziata ed ai Vigili del Fuoco di Napoli, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata (NA), nell’ambito di una più ampia attività di indagine avente ad oggetto il censimento ed il monitoraggio di potenziali siti di scavi archeologici clandestini presenti nel territorio di Pompei (NA) ed in altre località limitrofe, sequestrava d’iniziativa un’area riconducibile ad entrata a cunicolo, ubicata a poche decine di metri dall’importante Domus Romana di “Villa Regina, sita all’interno del complesso monumentale dell’Antiquarium di Boscoreale (NA), sul cui fondo ignoti scavavano un pozzo profondo circa sei metri, dal quale si diramano diversi tunnel ricavati nello strato di lapilli.

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