“Guida curiosa ai luoghi insoliti di Napoli”: l’interessante viaggio di Emilio Daniele

Vittorio Paolino Pasciari Vittorio Paolino Pasciari25 Febbraio 20235 min

Città, mondo, realtà. Tutte le parole non bastano ad inglobarla e duecento vite non basterebbero per viverne tutta l’essenza racchiusa in ogni suo vicolo, palazzo, pietra. L’essenza di Napoli resta un eterno e indivisibile amalgama di contraddizioni il cui fascino è unico per chi ci è nato e per chi ancora lo deve scoprire. E raccontare al lettore gli aspetti più intriganti, e soprattutto quelli più nascosti,  è l’obiettivo che si prefigge l’autore che qui andiamo a presentare.

 

CENNI BIOGRAFICI   Nato nel 1983, Emilio Daniele vive e lavora in provincia di Napoli dove svolge l’attività di fotografo e si dedica al teatro comico napoletano di Scarpetta e De Filippo. Formatosi in Archeologia e Storia dell’Arte all’Università Suor Orsola Benincasa, si è dedicato all’attività di scavo e ricerca in cantieri studio del sito di Pompei. La scrittura è un’ attività che lo ha accompagnato fin da giovanissimo: i suoi racconti sono apparsi in antologie collettive, riviste e in due numeri della serie “Il Giallo Mondadori”, mentre il suo primo romanzo è stato finalista al Premio Tedeschi.

La prima edizione della sua Guida curiosa ai luoghi insoliti di Napoli è uscita nel novembre 2022 per la collana Quest’Italia presso l’editore Newton Compton (Roma).

TRAMA   Napoli è una città piena di vita e tradizione dove ogni palazzo, ogni strada e ogni pietra hanno un’infinità di storie da raccontare. La leggenda del fantasma del Caffè Gambrinus, Il leggendario Tesoro sotto il Duomo, Gli ancestrali riti delle “Capuzzelle” nel Cimitero delle Fontanelle alla Sanità, Orge pagane e Riti esoterici sulle spiagge napoletane, Pitgora e l’Enigma della Y di Forcella, ’A Fenestrella a Marechiaro. Aneddoti, curiosità e leggende fanno parte del tessuto della città al pari delle sue ricchezze artistiche e dei suoi abitanti. Quale leggenda si nasconde dietro il panneggio del Cristo Velato del Sammartino? Chi fu a strappare il dente dal teschio di santa Patrizia, facendone sgorgare sangue miracoloso? Castel Sant’Elmo è davvero infestato? E poi, c’è davvero il Santo Graal nascosto nel sottosuolo del centro storico? Questa ed altre affascinanti domande accompagneranno il lettore alla scoperta di una Napoli segreta e meravigliosa.

 

ANALISI   Un itinerario attraverso i luoghi più strani e interessanti del capoluogo campano è l’obiettivo dell’autore che accompagna il lettore in un percorso a rievocare personaggi, eventi e miti spesso sconosciuti ai più, ma che rimangono scolpiti nella memoria della città. L’itinerario è scandito in una scrittura scorrevole capace di far vivere, letteralmente, le immagini che accompagnano il lettore. Storia e leggenda risultano combinate in perfetto equilibrio e riflettono fedelmente l’essenza bipolare della realtà partenopea.

Se le descrizioni di storie variopinte denotano una passione per cultura e tradizione capaci di stuzzicare l’interesse degli animi più appassionati, la consistente bibliografia a fine trama placa e soddisfa i sempre più rari studiosi veri e mette a tacere gli pseudo-intellettuali che si fermano alla copertina. Il lettore che ancora vuole meravigliarsi della cultura vera e soprattutto quello che pensava di conoscere tutto, non potrà non sentire, voltata l’ultima pagina, l’irrefrenabile impulso di visitare, testo alla mano, ognuno dei luoghi descritti.

FRA SARNO E NAPOLI   In un presente avvelenato dal demone-danaro che conduce al degrado totale, reduce da una pandemia non ancora finita, sotto la minaccia di una rediviva follia omofoba e bellica, in bilico su un pianeta ormai stanco di millenni di abusi alla Natura, nominare un autore originario di Sarno non può non riportare alla mente quel tragico 5 maggio 1998: le profonde cicatrici scolpite a monito eterno su quella collina ancora oggi denunciano la nostra patetica, distruttiva e autodistruttiva ignoranza che pretende di dominare il mondo che ci ha dato la vita. Solo chi ha attraversato, e tutt’ora si trova a dover affrontare, difficoltà insormontabili impara e può insegnare il valore della vita e come non si può trovare una gemma se non scavando sotto terra e fango, così la vera cultura cresce affondando le sue radici nei bassifondi dell’animo umano e non sulla cima di animi privilegiati rinchiusi nella loro paura dorata perché non hanno mai lottato per ottenere ciò che hanno.

 

Nuie simmo ‘e figlie ‘e Napule,
Vommero, Margellina :
quanno se dice “Napule”
s’annomena ‘a riggina!
(Antonio de Curtis)

 

Chi ancora non ha la mente corrotta ed il cuore consumato dal degrado totale della nostra misera (in)civiltà attuale potrà ritrovare la voglia di andare avanti rivivendo l’ineguagliabile bellezza e ricchezza di quella che – parafrasando il maestro Eduardo De Filippo – è tutta Napoli, ovvero tutto il mondo grazie all’emozionante ed intrigante itinerario proposto da un autore più che degno di essere scoperto assieme alla stessa Sarno e a tutta la regione Campania che sempre offre tesori a chi ancora sa guardare.

 

Il testo è reperibile in libreria e sul web.

 

CAMPANIA DA SCOPRIRE.

NAPOLI DA SFOGLIARE.

RIVELAZIONE DA LEGGERE.

Vittorio Paolino Pasciari

Vittorio Paolino Pasciari

Classe '86, nolano DOC. Laureato in Lettere Classiche, appassionato di cinema, letteratura e teatro.

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