Napoli: al MANN da Nola arriva la seconda parte dell’iscrizione del fregio del tempio dei Dioscuri

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News12 Novembre 20233 min

Dall’antica Neapolis, il racconto della città: giunge simbolicamente al Museo Archeologico Nazionale di Napoli la seconda parte dell’iscrizione che coronava il fregio del Tempio dei Dioscuri (I sec. d.C.). Il prestito di lunga durata, garantito dalla Curia arcivescovile di Nola e promosso dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Napoli (Soprintendente Mariano Nuzzo), consentirà di completare quanto scritto sul fregio del tempio: la prima parte dell’epigrafe, con il nome del dedicatario Iulio Tarso, appartiene al MANN.

Non casuale la presentazione alla stampa dell’epigrafe in questa giornata: il Direttore del Museo, Paolo Giulierini, oggi ha illustrato i contenuti del volume sul bilancio di mandato (Arte’m edizioni) e del rapporto annuale 2022/2023 (Electa editore). E ha ancora una volta sottolineato il suo legame con il capoluogo campano: “La sezione Neapolis aprirà a fine 2024 e l’arrivo dell’epigrafe sancisce tre elementi: il riferimento costante alla città, la necessità di interagire con il territorio, la programmazione di ricerche scientifiche di rilievo“.

L’iscrizione è stata rinvenuta nella chiesa di santa Maria del Plesco a Casamarciano, dove era stata murata all’interno di un’altare (la parte iscritta non era visibile) nel corso del Settecento durante i lavori di rifacimento diretti da Domenico Antonio Vaccaro. Vaccaro, negli stessi anni, era impegnato nel rifacimento della Chiesa di San Paolo Maggiore di Napoli, dove si trovavano le rovine del tempio dei dioscuri.

L’iscrizione di dedica del tempio dei dioscuri di Neapolis era ben nota da trascrizioni fatte da studiosi sin dal Quattrocento: si conosceva un unico frammento, rinvenuto nel 1901 nella certosa di San Martino ed esposto al MANN nella sezione Neapolis. Questo di Casamarciano è il secondo frammento superstite, scoperto nel 2020 e reca parte del nome dei dioscuri. I Dioscuri erano venerati a Napoli da tempo, sicuramente sin dalla fondazione della colonia.

All’evento di presentazione del bilancio di mandato hanno partecipato, con il direttore Giulierini, Ludovico Solima (Università della Campania Luigi Vanvitelli/curatore del Rapporto Annuale e del piano strategico/dialoga con Giulierini nel libro su bilancio mandato), Elisa Napolitano e Serena Venditto (rispettivamente redattrice Rapporto Annuale e curatrice del volume su bilancio di mandato), Mario Cesarano (archeologo Sabap per l’area metropolitana di Napoli), Antonia Solpietro (Responsabile beni culturali diocesi di Nola), Clemente Primiano (sindaco Casamarciano).

Contento che Casamarciano abbia custodito per secoli un reperto tanto importante e che questa mattina siamo stati protagonisti di un momento che resterà nella storia del passato prestigioso di Napoli e del nostro territorioha dichiarato il sindaco di Casamarciano, Clemente PrimianoIl ringraziamento va a Antonia Solpietro e Mario Cesarano che ogni giorno lavorano per valorizzare sempre di più la nostra terra“.

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