I problemi che affliggono lo stadio San Paolo di Napoli sono diversi; il continuo tira e molla tra il Comune, proprietario dell’impianto, e la SSC Napoli che ne usufruisce, blocca da tempo quel processo di rinnovamento necessario e ripetutamente auspicato del quale avrebbe bisogno .Ad accrescere quelli che sono problemi già noti, come l’annosa questione dei bagni, ci ha pensato la scoperta fatta qualche giorno fa da alcuni steward che, durante le operazioni di bonifica che vengono effettuate ogni 24 ore prima delle partita, hanno rinvenuto sotto i sediolini pacchi del famoso liquore al caffè venduto durante i match del Napoli. E’ montata subito la polemica che riguarda soprattutto la sicurezza dell’impianto dato che così come sono stati nascosti questi oggetti, altro tipo di materiale quale droga, armi,botti, fumogeni può essere introdotto in momenti precedenti l’inizio di una partita sfuggendo al controllo degli stessi steward che non sempre riescono ad effettuare tali ritrovamenti. La questione non è nuova e così come denuncia il Consigliere Regionale dei Verdi Borrelli, nel corso del programma radiofonico “La radiazza” di Gianni Simioli, un’operazione per maggiori controlli e sicurezza sarebbe necessaria: “I sediolini dello stadio San Paolo sono usati come deposito per materiale di vario genere che poi viene recuperato quando ci sono le partite e i controlli serrati dovrebbero rendere più difficile l’ingresso di quel materiale, lì sotto potrebbero nascondere anche droga, armi o altre cose che non dovrebbero entrare in uno stadio”. Per Borrelli è necessario rafforzare i controlli per l’accesso allo stadio, non solo nei giorni delle partite, ma anche nel resto della settimana per evitare che persone non autorizzate e magari malintenzionate possano entrare e fare quel che vogliono”.
di Vincenzo Persico