Pomilia Energia e Pomigliano Calcio, esempio tangibile di un’imprenditoria vincente

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News13 Maggio 20144 min

Quella di investire nel calcio è una scommessa decisamente rischiosa, ma che può regalare grandi soddisfazioni, proprio per questo motivo dopo un mese e mezzo dal successo ottenuto contro il Pontisola, che ha decretato la storica vittoria della Coppa Italia di Serie D da parte del Pomigliano, il presidente di Pomilia Energia, società che fa da main sponsor alla squadra, torna innanzitutto ad analizzare quella vittoria, in un’intervista in cui non si parla solo di calcio, ma di tutti i progetti di una società che si sta imponendo a livello nazionale nel campo della distribuzione di elettricità, gas naturale, fotovoltaico ed energie rinnovabili:

Un traguardo importante, la Coppa Italia Serie D.
Un traguardo storico preciserei, abbiamo segnato diversi primati, non solo il titolo, è la prima volta che il Pomigliano Calcio conquista un titolo nazionale di tale livello, ma anche il modo in cui l’abbiamo conquistato. Intanto, il nostro allenatore Biagio Seno è il più giovane allenatore a vincere un titolo nazionale. E poi perché in questa avventura si riflette la nostra storia, e il carattere del nostro fondatore Raffaele Pipola, non solo per il contatto con il territorio, un legame privilegiato che abbiamo mantenuto da sempre e continuiamo a mantenere anche oggi che Pomilia Energia è un’impresa nazionale, dislocata su diversi territori del suolo italiano. E ancora l’investimento sui giovani. Come nella nostra azienda si cerca di selezionare i giovani di maggiore spessore così per il calcio  abbiamo messo insieme una squadra di talenti emergenti, guidata da un giovane allenatore che ha rischiato tutto con noi. E in questo periodo di difficoltà diffusa, abbiamo di proposito scelto di non piegarci agli ingaggi stratosferici o cognomi altisonanti, ma abbiamo preferito puntare e far crescere un gruppo. L’abbiamo guidato e motivato, qualunque risultato sarebbe stato il frutto di grande impegno e lavoro. Il risultato è stato straordinario, ma conquistato da una società giovane e noi ne siamo orgogliosi.

Perché investire nello sport?
Nel calcio e non solo (in futuro allargheremo l’intervento anche ad altri sport, senza mai dimenticare la cultura), perché crediamo che investire sui valori dello sport, specie nelle piccole categorie sempre così a rischio, sia un’ipoteca sul futuro della società civile. Noi produciamo energia, un elemento per sua stessa natura in evoluzione, un elemento che genera cambiamento, miglioramento, crescita. L’energia accende la luce di casa, ma la vera energia è quella che deve accendere gli animi di chi la abita. Abbiamo scelto di investire, sulle case e sulle giovani donne e uomini che le abitano.

Fare imprenditoria in questo modo è certamente faticoso
Faticosissimo ma non privo di soddisfazioni. Non le nego che a Firenze eravamo tutti sugli spalti e in diretta Rai sapevamo che migliaia di persone, sostenitori, tifosi o semplici curiosi erano collegati. In quel momento stavamo raccontando una storia, un altro modo di fare imprenditoria, di creare utili, mettendo in gioco l’esperienza, il coraggio, il talento. Vincere, non era alzare la coppa ma dimostrare che pur partendo dal primo gradino si può raggiungere la cima.

Vi considerate dei pionieri?
In un certo senso sì. Sono tanti gli imprenditori che investono nel calcio, ma non tanti seguono la squadra passo passo come si farebbe con un progetto personale, investendo sulle persone e non fondando tutto sui soldi. Consideri che Pomilia Energia, investe anche nel cinema, niente di più effimero si penserebbe, ma noi crediamo nel contrario. Il cinema, come lo sport sono esempi di un altro modo di conquistare un traguardo. Erroneamente si pensa che il cinema sia fatto solo di ispirazione e talento, è fatto invece da professionisti, uomini e donne che non smettono mai di investire sulla propria formazione. Il nostro compito è stato credere in una giovane casa di produzione cinematografica, la Moon Over Produzioni,  che ha voluto mettere in campo valori nuovi e raccontare una Napoli e un Sud diversi, pieni di grandi progetti e incredibili risorse. E anche qui stiamo per avere un bella soddisfazione, a 35 anni di distanza dal debutto di Salvatore Piscicelli (celebre regista pomiglianese) nel panorama del cinema nazionale, a giugno, grazie al nostro apporto un altro  regista Pomiglianese, Massimo Piccolo, uscirà con un film d’autore nelle sale di tutta Italia. Contiamo di alzare molte coppe al cielo, perché crediamo in un’imprenditoria diversa, una rete, di talenti, di professionisti, di persone innamorate del proprio lavoro e della storia della propria terra.

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