Capodanno Nolano: svelati gli ospiti e la nuova denominazione

di Redazione Zerottouno News

PS5, Serena Brancale e Bassolino, il meglio del jazz, del soul e del funk mediterraneo per valorizzare la tradizione etnografica musicale della Festa dei Gigli di Nola inserendola in un contesto che travalica i confini della città per imboccare un percorso nazionale ed internazionale destinato ad aprire meritati scenari per un evento che gode del sigillo Unesco e che resiste al passaggio dei secoli grazie ad un mix di ingredienti unici ed esclusivi che vanno valorizzati ed esaltati. C’è tutto questo dietro le quinte dell’evento in programma per il prossimo 31 maggio, che di fatto sancisce l’apertura ufficiale di un giugno magico che promette oltre 100 eventi che spaziano dagli appuntamenti tradizionali della festa alle grandi mostre, ai concerti, ai grandi eventi enogastronomici destinati ad animare  l’antico centro storico di Nola fino al 4 luglio.

Capodanno nolano? No, “FAITH IN THE FUTURE”: per la prima volta dai 1594 anni in cui si celebra la kermesse dedicata a San Paolino un titolo che contiene sotto la forma del claim, la vision che ha ispirato la fondazione Festa dei Gigli, guidata da Francesco De Falco. Contaminazioni sì, ma quelle positive in grado di rilanciare un’eredità culturale che è patrimonio dell’Umanità.

Divertimento e non baldoria, attrazione collettiva e non autocelebrativa. E c’è di più: nell’anno delle novità anche le modalità per svelare il programma della Festa dei Gigli avranno la connotazione della partecipazione collettiva e della condivisione senza interazioni. Stop a conferenze stampa e presentazioni a numero chiuso, ma evento global con tanto di effetti speciali. Il manifesto 2024 sarà, infatti, svelato direttamente al pubblico allo scoccare della mezzanotte nella serata tra il 31 maggio ed il primo giugno, quando apparirà sul maxi video wall che farà da sfondo alle performance di artisti e dj tra i più affermati del panorama musicale e contemporaneamente condiviso sugli account social della Fondazione Festa dei Gigli e del Comune di Nola.

Organizzazione imponente  – sottolinea il presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Francesco De Falcoperché la nostra tradizione merita ogni sforzo: è per questo che sono impegnati i migliori esperti in ambito management e comunicazione oltre che i più autorevoli artisti di un panorama nel quale la storia della nostra musica di certo non sfigura. Questo il motivo per il quale fra le innumerevoli iniziative intraprese  quest’anno dalla Fondazione assume rilievo la collaborazione instaurata con la Fondazione Pomigliano jazz con la quale è in dirittura d’arrivo la firma di un protocollo d’intesa”.

Appuntamento dunque al 31 maggio quando a partire dalle 19,30 si susseguiranno proposte di livello coordinate dalla conduzione di Nicola Pellegrino e Stefania Sirignano con la regia di Aldo Manfredi. Ecco tutti gli ospiti: PS5 featuring Pomigliano Jazz, Serena Brancale, Bassolino, DJ Alfonso Mauro, Dj Peppe Vetrano, Onofrio Piccolo, Pietro Santangelo. Protagonisti, per la grande festa d’inizio giugno anche tutti i maestri di festa dell’edizione 2024 dei Gigli di Nola.

I dettagli dell’imponente appuntamento che segna l’avvio della kermesse dedicata a San Paolino sono stati resi noti durante l’evento “Festa dei Gigli incontra Festa a Vico alla presenza, nell’aula consiliare del municipio di Nola, dello chef stellato Gennaro Esposito, anima di un evento che punta a valorizzare la cucina italiana come patrimonio culturale. Con il sindaco di Nola Carlo Buonauro ed il presidente della Fondazione Festa dei Gigli sono state poste le basi di un percorso di condivisione i cui presupposti affondano le radici nei valori comuni del saper fare artigiano, della solidarietà e della qualità di eventi dall’elevato potenziali attrattivo nel panorama nazionale ed internazionale.

Si pongono le basi per realizzare iniziative che possano valorizzare due importanti eventi della Campania“: ha detto lo chef Gennaro Esposito accogliendo l’invito del presidente della Fondazione Festa dei Gigli, Francesco De Falco, a verificare la possibilità di organizzare a Nola un momento comune per valorizzare quell’artigianalità che è alla base di Festa a Vico e della kermesse nolana.

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