Gravissimo episodio di violenza nel pronto soccorso dell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia. Un’infermiera del nosocomio stabiese, infatti, è stata barbaramente aggredita nella giornata del 3 gennaio. La donna stava invitando un gruppo di familiari ad allontanarsi dalla sala che ormai si stava riempiendo causando disagi al funzionamento del servizio ma, in tutta risposta, è stata presa a pugni ed è stata tirata per i capelli. L’operatrice sanitaria ha subito ferite al naso, al volto e ai denti ottenendo una prognosi di almeno 25 giorni.
Duro il commento dell’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate: “L’Articolo 572 del Codice Penale in materia di aggressioni a conviventi o familiari recita che, se dal fatto deriva una lesione personale grave, si applica la reclusione da quattro a otto anni; se ne deriva una lesione gravissima, la reclusione da sette a quindici anni; se ne deriva la morte, la reclusione da dodici a venti anni. Perché le pene per chi aggredisce una donna lavoratrice sono più lievi?”. Nel frattempo il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, ha convocato una riunione straordinaria alle 15.45 del 9 gennaio per discutere del crescente fenomeno delle aggressioni nelle strutture sanitarie del Napoletano.