“L’arte di essere fragili”: il manuale sulla forza interiore

Nunzia Pecorelli Nunzia Pecorelli3 Febbraio 20232 min

Da sempre uno degli insegnamenti primari che viene impartito nella vita dell’essere umano, fin dai primi passi, è possedere una corazza interiore che permetta di attutire i colpi che la vita impone. Bisognerebbe però riscoprirsi fragili, imparare l’arte di esserlo, e tenerlo in mente come una sorta di insegnamento fisso. Queste considerazioni sono racchiuse all’interno di un libro carico di una tensione emotiva non indifferente e che ha suscitato il clamore della critica, ovvero “L’arte di essere fragili, scritto e pubblicato nel 2016 da Alessandro D’Avenia, scrittore e insegnate di lettere.

Divenuto in seguito anche un’opera teatrale, il libro sviscera quelli che sono i momenti cruciali dell’esistenza andandoli ad analizzare in modo minuzioso. Adolescenza o arte di sperare, mediante il quale pone la sua maggiore attenzione, Maturità o arte di morire, Riparazione o arte di essere fragili, Morte o arte di rinascere. Dunque, l’autore diventa un vero e proprio portavoce per chi in questa vita si scontra costantemente con insicurezze e paure. Quest’ultimo sentimento rappresenta un motore indispensabile nel contesto vitale, perché spesso non fa altro che spalancare le porte verso il desiderio di vivere, di esistere, di esserci.

L’autore descrive quanto sia stato determinante nel periodo adolescenziale il ruolo della letteratura, l’essersi completamento immerso nella profondità della poesia, cuore pulsante di vita. In particolare mediante la figura di Leopardi, da sempre dipinto nel contesto letterario come un pessimista. Ecco allora che interviene la presenza dello scrittore che, invece, riporta la figura di un uomo appassionato della vita, un fragile per eccellenza, che ha imparato tale tipologia di arte e l’ha messa in pratica insegnando il vero mestiere del vivere. Scavalcare i cancelli della paura, oltrepassarli, e sconfinare qualsiasi tipo di limite imposto agli uomini, sono dei fattori determinanti che hanno reso celebre il poeta. Il ruolo della poesia, il poterla studiare, immergersi completamente in essa è la medicina per ogni tipologia di sofferenza umana. Ecco il messaggio principale che l’autore intende inoltrare, soprattutto al pubblico più giovane.

Nunzia Pecorelli

Nunzia Pecorelli

Nunzia Maria Pecorelli, classe 2001. Laureanda in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Salerno. Precedentemente collaboratrice di altre testate web. Specializzata in critica cinematografica. Amante della cultura, della letteratura con la passione per serie tv e film.

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