Piazza d’Armi a Nola è vicina ad una svolta. E’ stata infatti posata la prima pietra del cantiere del processo di valorizzazione. Un processo lungo che ha visto negli anni anche l’interessamento del Movimento Piazza d’Armi impegnato ogni anno con tutte le amministrazioni che si sono attivate con i tavoli tecnici con i vari enti. Soddisfazione, ovviamente, mostrata dagli attivisti alla cerimonia della prima pietra.
“Una nuova vita per tutta la città ma in particolare per Piazza d’Armi – commenta Alberto Ruggiero, presidente del Movimento – Nel 2016 noi abbiamo inaugurato una nuova stagione di iniziative civili e nel 2017 consegniamo al Demanio un progetto dei nostri tecnici con un masterplan che voleva iniziare il percorso di sdemanializzazione e troviamo anche disponibilità presso l’amministrazione dell’epoca. Nel 2020 i nostri tecnici, resisi conto delle difficoltà amministrative, elaborano il primo piano di valorizzazione e nel giugno dello stesso anno inviamo assieme al Comune il piano di valorizzazione che poi si è dimostrato il primo punto del processo che ha portato nel dicembre del 2023 il tanto agognato passaggio della piazza al Comune dal Demanio. Nelle scorse tornate elettorali abbiamo deciso di metterci in gioco anche politicamente e abbiamo sostenuto l’attuale sindaco Carlo Buonauro che ad oggi non ha deluso le nostre aspettative“.
“Il Movimento – continua il presidente Ruggiero – in ogni caso, continuerà nella sua azione di vicinanza, di controllo e di pianificazione, in particolar modo se l’amministrazione si voglia servire di noi. Inoltre, stiamo lavorando anche ad un progetto di riqualificazione della Caserma Principe Amedeo, conosciuta anche come 48 o Caserma Cesare Battisti, ancora di proprietà demaniale. E’ fondamentale per la città trovare una valorizzazione per un edificio di tale bellezza e storicità. Sappiamo che alcuni ministeri hanno pensato di incubare lì i loro servizi ma noi immaginiamo anche altre utilità per i cittadini, come ad esempio spazi per eventi culturali e mostre artistiche. Siamo soddisfatti del progetto attuale della Piazza – conclude Alberto Ruggiero – anche se non è quello che avevamo immaginato quando abbiamo cominciato a lavorarci. E’ chiaro che il 48 abbia condizionato questa idea mettendo dei paletti portando ad una rivisitazione poichè sappiamo che ci saranno ancora spazi pavimentati. Avevamo immaginato un parco verde in stile nord europeo ma comprendiamo i limiti esposti. Tuttavia, non possiamo dire che sarà sempre così. In futuro, infatti, non è detto che non ci possano essere dei cambiamenti indirizzati verso più verde e più aree ludiche“.
