Un monumento in ricordo delle morti sui luoghi di lavoro. Un albero bianco tagliato a metà come metafora delle vite strappate dalle morti bianche. E’ questa l’opera d’arte offerta alla città di Nola dalla famiglia Di Lorenzo, una statua posizionata in piazza Morelli e Silvati. L’installazione è stata creata per ricordare Giovanni Di Lorenzo e chi, come lui, ha perso la vita sul luogo di lavoro.
Di Lorenzo, 31 anni all’epoca, morì nel luglio del 2007 quando l’escavatore sul quale stava lavorando si capovolse nei pressi del casello autostradale dell’A16 nel territorio di Mugnano del Cardinale. Non solo a lui è dedicata la statua, sono tante purtroppo le vittime di morte bianca della zona nolana. Uomini come Salvatore Romano, 49enne di Piazzolla morto nel 2009 dopo essere caduto in seguito ad un malore (non indossava l’elmetto di protezione), o come Francesco Zannella (detto Ciccio o’ botolo), deceduto mentre stava lavorando sul suo posto di lavoro in una stazione delle Ferrovie dello Stato di Napoli. Tanti altri potrebbero essere aggiunti alla lista, vite spezzate durante una rituale giornata lavorativa. Nola ricorda i suoi figli morti sul lavoro.