Perchè si festeggia il Primo Maggio?

di Redazione Zerottouno News

La Festa del Lavoro o Festa dei Lavoratori è una giornata internazionale designata per celebrare i diritti dei lavoratori. Affonda le sue radici in un periodo di manifestazioni per i diritti degli operai delle fabbriche durante la Rivoluzione industriale negli Stati Uniti d’America. La prima data da ricordare è il 1866, anno in cui fu approvata a Chicago, in Illinois, la prima legge delle otto ore lavorative giornaliere. La notizia giunse anche in Europa, dove nei primi giorni di settembre 1864 era nata a Londra la “Prima Internazionale”, ovvero l’Associazione internazionale dei lavoratori. Il 1º Maggio 1886, 20 anni dopo, in occasione del 19º anniversario dell’entrata in vigore della legge, fu deciso dalla Federation of Organized Trades and Labour Unions come il giorno di scadenza limite per estendere tale legge in tutto il territorio americano, pena l’astensione dal lavoro.

Lo sciopero ebbe un particolare effetto presso la fabbrica di mietitrici McCormick: la polizia, chiamata a reprimere l’assembramento, sparò sui manifestanti, uccidendone due e ferendone diversi altri. Per protestare contro la brutalità delle forze dell’ordine, gli anarchici locali organizzarono una manifestazione da tenersi nell’Haymarket Square, la piazza che normalmente ospitava il mercato delle macchine agricole. Questi fatti ebbero il loro culmine il 4 maggio, quando da una traversa fu lanciata una bomba che provocò la morte di sei poliziotti e il ferimento di una cinquantina. A quel punto la polizia sparò sui manifestanti. Nessuno ha mai saputo né il numero delle vittime né chi sia stato a lanciare la bomba. Nel 1887, l’allora presidente degli Stati Uniti d’America, Grover Cleveland, ritenne che il giorno 1º maggio avrebbe potuto costituire un’opportunità per commemorare i sanguinosi episodi di Chicago.

Le notizie degli eventi tragici di Chicago si estesero anche in altri stati di tutto il continente americano, per poi estendersi anche in Europa. La data del 1º maggio fu adottata in Canada nel 1894, a Parigi nel 1889, mentre in Italia dovette attendersi un altro po’.

Non appena si diffuse la notizia dell’esecuzione degli esponenti anarchici di Chicago nel 1888, il popolo livornese si rivoltò prima contro le navi statunitensi ancorate nel porto. Nel 1919 la FIOM riuscì a firmare con la Confederazione degli industriali un accordo per la riduzione d’orario a otto ore giornaliere e 48 settimanali. La decisione in Europa in merito alla festività del 1º maggio, ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889, fu ratificata infine in Italia due anni dopo. Durante il ventennio fascista, dal 1923 la celebrazione della festa del lavoro fu anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma, data della fondazione della città.

Nel 1946, al termine della Seconda guerra mondiale, la celebrazione fu poi riportata al 1º maggio. Giornata fondamentale è quella del primo maggio 1947: a Portella della Ginestra, nel palermitano, la banda criminale di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di circa duemila lavoratori in festa, uccidendone quattordici e ferendone una cinquantina.

Dal 1990, poi, in Italia è nata una tradizione legata al Primo Maggio: il “Concertone”. I sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, in collaborazione con il comune di Roma, hanno istituito un grande concerto per celebrare il primo maggio, rivolto soprattutto ai giovani: la manifestazione si tiene a Roma, tradizionalmente in piazza di San Giovanni in Laterano dal primo pomeriggio fino alla notte.

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