“Sandokan” si pentirà: dopo 26 anni Francesco Schiavone collabora con la Giustizia

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News29 Marzo 20241 min

La resa del superboss. Dopo 26 anni Francesco Schiavone si pente. Noto come “Sandokan“, il capo dei Casalesi ha deciso di pentirsi e collaborare con la Giustizia. La notizia, anticipata da Cronache di Caserta, è stata confermata dalla DDA. Arrestato nel 1988 e sottoposto al regime di carcere duro 41bis, è padre di altri criminali agli arresti ma due dei suoi figli già negli scorsi anni hanno avviato procedimenti di collaborazione. Restano ancora “in silenzio” gli altri boss del Clan dei Casalesi, Francesco Bidognetti e Michele Zagaria. La notizia è di rilevanza fondamentale per le indagini sulle attività camorristiche in Campania e non solo. Sandokan potrebbe aver lanciato un messaggio al suo clan ma, se la collaborazione fosse efficace, potrebbe rivelare importantissimi aspetti degli affari del clan e dei rapporti con politica e imprenditoria.

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