SEO 2024: le migliori strategie per fare bene

Enrico Franzese Enrico Franzese4 Aprile 20247 min

La SEO si sta rapidamente trasformando, puntando verso un approccio che mette al centro l’utente, con una chiara etica e un avanzamento tecnologico senza precedenti.

Perché questa direzione?

Con l’ascesa dell’intelligenza artificiale (AI) e del machine learning nei motori di ricerca, si sta aprendo la strada a una comprensione più profonda delle intenzioni degli utenti, consentendo così la fornitura di risultati sempre più pertinenti. Google, in particolare, ha posto l’accento sull’esperienza utente, la competenza, l’autorevolezza e l’affidabilità (EEAT), promuovendo la produzione di contenuti etici e di alta qualità.

Parallelamente, l’impiego sempre più diffuso dell’intelligenza artificiale, come nel caso di ChatGPT, sta ridefinendo il panorama della SEO, rendendola più accessibile e colloquiale.

Comprendere e adattarsi a queste tendenze emergenti non solo può portare a un posizionamento più elevato nei risultati di ricerca, ma anche a un aumento del traffico e a una connessione più profonda con potenziali clienti.

Eccoci pronti ad esplorare i numerosi trend SEO del 2024 destinati a plasmare in modo significativo le SERP dei prossimi anni. Scopriamolo insieme.

SGE: Esperienza Generativa della Ricerca di Google

La Search Generative Experience (SGE), recentemente introdotta da Google, sta ridefinendo l’esperienza di ricerca online, aprendo nuovi orizzonti nell’ambito dell’informazione digitale.

Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale generativa, SGE migliora l’esperienza di ricerca degli utenti, offrendo risultati personalizzati e pertinenti. Attualmente disponibile solo negli Stati Uniti, questo sistema è in grado di comprendere le esigenze e le intenzioni degli utenti, anticipandole per fornire informazioni mirate.

Per attivare la Search Generative Experience, gli utenti negli Stati Uniti possono farlo durante la navigazione online.

La forza di SGE risiede nella sua capacità di anticipare le necessità degli utenti, offrendo suggerimenti mirati e informazioni rilevanti prima che vengano richiesti esplicitamente. Questo livello di anticipazione rende la navigazione più intuitiva e risparmia tempo agli utenti, consentendo loro di ottenere rapidamente le informazioni desiderate senza dover formulare query estese o cercare tra risultati poco pertinenti.

Questa tecnologia non solo migliora l’efficienza della ricerca, ma offre anche nuove opportunità alle aziende e ai professionisti del marketing. SGE può essere utilizzata per identificare tendenze emergenti e comprendere i desideri e le esigenze dei consumatori in tempo reale.

Per illustrare il funzionamento di Google SGE, prendiamo in considerazione una ricerca su una ricetta popolare come “come preparare la carbonara italiana tradizionale”. Di solito, una ricerca del genere genererebbe una SERP contenente una serie di risultati, come ricette da blog, video tutorial e forum di cucina, lasciando agli utenti il compito di esaminare e confrontare le diverse fonti per ottenere le informazioni desiderate.

Con Google SGE, invece, il motore di ricerca può fornire immediatamente una panoramica dettagliata della ricetta tradizionale della carbonara. Utilizzando algoritmi di intelligenza artificiale generativa, SGE potrebbe anticipare le intenzioni dell’utente e presentare un’istantanea informativa direttamente nei risultati di ricerca. Questa istantanea potrebbe includere gli ingredienti necessari, le istruzioni passo-passo per la preparazione e potenzialmente suggerimenti per eventuali varianti o sostituzioni degli ingredienti.

Ricerche senza Clic

L’anno prossimo vedremo una tendenza sempre più diffusa nelle ricerche online: il fenomeno delle “ricerche senza clic”. Questo significa che gli utenti stanno sempre più spesso ottenendo le risposte di cui hanno bisogno direttamente dalla SERP (risultati di ricerca), senza cliccare su nessun sito specifico.

Quali tipi di ricerche generano zero clic? Ad esempio, le query relative a servizi locali, dove Google offre già le informazioni essenziali come la posizione o gli orari di apertura, e le conversioni di valuta. Questo comportamento significa che non sempre essere tra i primi risultati di ricerca porta vantaggi tangibili.

Come possiamo affrontare questa tendenza delle ricerche senza clic? Questo è un vero e proprio problema per i professionisti del settore SEO, poiché riduce il traffico diretto verso i siti web. Tuttavia, ci sono strategie che possono essere adottate per adattarsi a questa nuova dinamica.

Questa nuova tendenza rende essenziale riorientare la strategia di SEO verso parole chiave in grado di generare più clic. Questo può essere particolarmente utile per chi sta pianificando la strategia di SEO per un nuovo sito web.

Voice Search 

Vocal Search

La ricerca vocale (Voice Search), una tendenza che ha preso piede da alcuni anni, si è evoluta parallelamente all’emergere degli assistenti virtuali come Alexa. Questo fenomeno ha influenzato significativamente l’ecosistema SEO, ridefinendo le modalità con cui gli utenti interagiscono con i motori di ricerca.

Con l’affermarsi degli assistenti vocali intelligenti, come Siri, Google Assistant e Amazon Alexa, sempre più individui si affidano alla voce per condurre le loro esplorazioni online. Questo fenomeno crea un terreno fertile per nuove sfide e opportunità nel campo della SEO.

Secondo alcune statistiche, potremmo vedere un utilizzo di circa 8 miliardi di assistenti vocali, con un mercato per la tecnologia di riconoscimento vocale che raggiungerà i 50 miliardi di dollari entro il 2029.

Questo spostamento verso la ricerca vocale enfatizza l’importanza di adottare un linguaggio più naturale e conversazionale nel contenuto ottimizzato per i motori di ricerca. Le query diventano più lunghe e articolate, riflettendo le modalità di interazione quotidiana delle persone.

Per adattarsi a questo cambiamento, è cruciale orientare il contenuto verso termini di ricerca più specifici e focalizzati, anziché concentrarsi solo sulle parole chiave singole. Inoltre, l’ottimizzazione per la localizzazione diventa essenziale, poiché molte ricerche vocali sono orientate verso informazioni di carattere locale.

I Contenuti Video

contenuti video

La presenza di contenuti video continua a essere un pilastro fondamentale di qualsiasi strategia digitale, esercitando un impatto significativo sull’engagement degli utenti e sul loro processo decisionale. Questi video sono diventati strumenti di marketing essenziali per numerose aziende, alimentando una crescente competizione nel panorama digitale.

Per ottimizzare i video dal punto di vista SEO, è cruciale creare miniature con un forte impatto visivo, simile alla selezione di un risultato su una SERP. Strumenti come YouTube Studio e Canva offrono funzionalità per creare miniature accattivanti.

Inoltre, è essenziale fornire una descrizione e un Title Tag che chiariscano il contenuto del video senza ricorrere a pratiche manipolative come l’uso di parole chiave irrilevanti. L’inclusione di una trascrizione, utilizzata da Google per indicizzare i video, è altrettanto importante, in quanto consente anche l’aggiunta di marcatori temporali per facilitare la navigazione degli utenti.

Se si intende integrare il video all’interno del proprio sito web, è consigliabile creare una pagina dedicata che lo metta in evidenza, evitando potenziali segnalazioni di Google Search Console riguardo alla sua rilevanza rispetto al contenuto principale della pagina.

Infine, per monitorare l’indicizzazione dei video, è possibile utilizzare la funzionalità “Pagine Video” all’interno di Google Search Console, che fornisce un report dettagliato sullo stato di indicizzazione e eventuali problemi riscontrati.

Conclusione

Adattarsi a questi cambiamenti richiede un approccio attivo e strategico, mirato a soddisfare le esigenze e le preferenze degli utenti. Sfruttare appieno queste opportunità non solo migliora la visibilità online, ma anche l’esperienza complessiva degli utenti, offrendo così un vantaggio competitivo nel mondo sempre più dinamico della SEO.

Enrico Franzese

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