Agro Nolano: servizio pubblico di spesa e consegna medicinali a domicilio per gli anziani

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News13 Marzo 20204 min
Nurse consoling senior woman holding her hand

Per far fronte all’emergenza coronavirus e proteggere le persone più a rischio, l’Ambito Territoriale n.23 ha attivato nell’Agro Nolano il progetto “Custode Sociale. Ente Capofila il Comune di Nola, con i Comuni di: Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Roccarainola, San Paolo Bel Sito, Saviano, Scisciano, Tufino e Visciano.

Cosa è?

Il programma nasce con l’obiettivo di fornire assistenza ai soggetti a rischio individuati dal decreto che necessitano di permanenza a domicilio per prevenire i rischi da contagio. Il Programma sarà rivolto alle persone citate non già assistite attraverso i servizi di assistenza domiciliare sociale o integrata con servizi sanitari o assegni di cura, che versano in condizioni di fragilità e isolamento sociale che presentano richiesta ai Servizi Sociali dei territori dei Comuni dell’Ambito attraverso gli sportelli di segretariato sociale. Il Progetto sarà realizzato nel periodo di gestione dell’emergenza COVID 19 dalla data di attivazione e fino alla conclusione prevista per il 3 aprile e potrà essere prorogato, con apposito atto, nel caso si protragga l’emergenza coronavirus fino a concorrenza delle risorse disponibili. L’obiettivo generale è quello di mantenere nella propria abitazione il più possibile le persone anziane o affette da patologie croniche o con multi morbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, rispettandone la capacità di autodeterminazione, garantendo ai destinatari del servizio la permanenza presso il proprio domicilio e il mantenimento del benessere psicofisico e di un buon livello della qualità della vita, con lo scopo di prevenire possibili trasmissioni di infezione; vivere nel proprio contesto familiare e sociale, sostenendone l’autonomia e favorendone la cura.

Come funziona?

Il servizio, attuato in stretta sinergia con il Servizio Sociale professionale dei comuni coinvolti e con i Centri operativi comunali (COC) laddove attivati, ovvero dalle autorità di protezione civile comunale, sarà attivo per 6 giorni a settimana per massimo 4 ore settimanali per beneficiario, garantendo: accoglienza, ascolto telefonico ed informazioni di base; intervento immediato presso il domicilio dell’utente e/o presso il luogo da cui proviene la segnalazione; lavoro di rete con le risorse del territorio. La figura del Custode Sociale dovrà: attivare contatti con i destinatari e le loro famiglie per un ascolto dei bisogni; promuovere spazi e momenti di ascolto; attivare contatti telefonici e visite domiciliari periodici per una attività di monitoraggio, ma anche quale forma di prevenzione della solitudine relazionale; collaborare con i Servizi Sociali comunali, segnalare nuovi bisogni, fornire elementi e notizie utili alla valutazione degli esiti di percorsi attivati. Il complesso delle azioni può essere così schematizzato: acquisto per conto dei beneficiari degli alimenti colazione, pranzo, cena, cura del menù e quanto altro necessario; consigli sull’assunzione dei pasti e sulle norme igieniche di prevenzione; acquisto di farmaci per conto dei beneficiari; informazione su diritti, pratiche e servizi; svolgimento di piccole commissioni; disbrigo pratiche amministrative e sanitarie.

A chi è rivolto?

Il servizio è destinato agli utenti residenti in uno dei 14 comuni dell’Ambito N23 non beneficiari di altri servizi a qualunque titolo erogati dall’Ambito, in possesso dei seguenti requisiti: persone anziane (oltre 65 anni) non autosufficienti, ovvero parzialmente/transitoriamente non autosufficienti, che vivono da soli o i cui congiunti siano impossibilitati ad assisterli per motivi di salute o situazioni contingenti o persone affette da patologie croniche o con multi morbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita certificata dai servizi competenti viventi soli o i cui congiunti siano impossibilitati ad assisterli per motivi di salute o situazioni contingenti. Coloro che sono in possesso dei suddetti requisiti ed intendono richiedere il servizio in oggetto, dovranno rivolgersi ai Servizi Sociali/Segretariato Sociale del comune di residenza

Chi può lavorare nell’ambito del progetto?

Operatori qualificati, dotati di mascherine e di Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) secondo le indicazioni ministeriali. In particolare, ci saranno operatori sociali per: accoglienza, ascolto telefonico ed informazioni di base; intervento immediato presso domicilio dell’utente e/o presso il luogo da cui proviene la segnalazione; lavoro di rete con le risorse del territorio. Ma anche assistenti domiciliari (OSA/OSS/OAED etc) per la realizzazione del progetto ci si dovrà rivolgere al servizio sociale del Comune di residenza. Le richieste confluiranno all’Ufficio di Piano per l’attivazione del soggetto partner. Questi i contatti:

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