Si rompe il femore, finisce in clinica ma poi viene fermato con una motivazione alquanto strana: “E’ analfabeta e senza fissa dimora”. La storia arriva da Palermo. Secondo quanto riferito da Palermo Today, un clochard viene trasportato al Policlinico dopo un incidente stradale e una frattura al femore. Terminate le visite il medico dispone il ricovero prima di sottoporlo a un intervento chirurgico, il posto in ospedale e dopo un po’ si trova disponibilità presso una casa di cura. La direzione accetta il paziente e poi lo rimanda indietro con questa motivazione: “In atto non è possibile ricoverare il paziente nella nostra struttura in quanto risulta analfabeta, senza parenti e dimora”.
Dopo diverse ore su una barella, per il clochard di 67 anni si era liberato il posto ma la direzione della clinica, convenzionata con il sistema sanitario pubblico, rifiuta il ricovero e l’uomo viene fatto salire nuovamente in ambulanza e riportato al pronto soccorso del Policlinico.
E mentre l’Assessorato alla Salute dovrà adoperarsi per gli accertamenti del caso, per il dottor Lawrence Camarda, direttore dell’unità operativa ortopedica del Policlinico, intercettato da Palermo Today, la situazione è delineata: “Il paziente in serata è stato ricoverato nell’unità operativa di Geriatria, in mattinata si sono liberati tre posti letto in quanto abbiamo dimesso tre ricoverati e dunque abbiamo disposto il trasferimento del paziente in Ortopedia. Questa vicenda dovrebbe indurre a realizzare concretamente una maggiore integrazione tra le strutture del servizio pubblico e quelle convenzionate per assicurare cure tempestive ai pazienti. Nel caso in questione, ossia la frattura del femore, secondo le linee guida, i pazienti dovrebbero essere trattati entro 48 ore“.