Mattarella: “Il valore della Memoria è nell’impegno che ci unisce contro il fanatismo”

di Redazione Zerottouno News

Si è svolta al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione del “Giorno della Memoria”. La cerimonia è stata condotta dall’attore Andrea Pennacchi, che ha letto brani di Primo Levi, Vassilij Grossman e Yankel Yakov Wiernik. Il Maestro Francesco Lotoro, il violinista Fabrizio Signorile e la soprano Anna Maria Stella Pansini hanno eseguito i brani musicali “Kol Nidrei”, “Mazurek” e “Traum”, a seguire si è esibito il rapper Davide Milano.

Nel corso della celebrazione, aperta dalla proiezione di un filmato a cura di RaiStoria, sono intervenuti: il Presidente della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, Giorgio Sacerdoti, la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni e il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara; inoltre Ugo Foà, vittima delle leggi razziali, ha portato la sua testimonianza intervistato da due studentesse.

La cerimonia si è conclusa con il discorso del Presidente della Repubblica. “E’ fondamentale mettere in luce come la persecuzione razziale poggiasse su un complesso sistema di leggi e di provvedimenti, concepiti da giuristi compiacenti, in spregio alla concezione del diritto, che nasce, come ben sappiamo, dalla necessità di proteggere la persona dall’arbitrio del potere e dalla prevaricazione della forza – ha affermato il Presidente – La Shoah, infatti, ossia la messa in pratica di una volontà di cancellare dalla faccia della terra persone e gruppi ritenuti inferiori, è stato un lento e inesorabile processo, una lunga catena con molti anelli e altrettante responsabilità.Il regime fascista, nel 1938, con le leggi razziali agì crudelmente contro una parte del nostro popolo“.

È di grande significato che la Costituzione repubblicana, dopo la Liberazione, volle sancire solennemente, all’articolo 3, la pari dignità ed eguaglianza di tutti i cittadini, anche con l’espressione ‘senza distinzione di razza’ – sottolinea Mattarella – Rincuora pensare che adesso, oltre ai tanti in visita, ogni anno, migliaia di ragazzi diano vita a una “marcia dei viventi” da Auschwitz a Birkenau, per vicinanza ai sopravvissuti e per ricordo di quanti vi trovarono la morte.Non possiamo dimenticare, ricordando i deportati italiani, le sofferenze patite dai nostri militari, internati nei campi di prigionia tedesca, dopo il rifiuto di passare nelle file della Repubblica di Salò, alleata e complice dell’occupante nazista. Furono 650 mila. Il loro no ha rappresentato un atto di estremo coraggio, di riscatto morale, di Resistenza“.

La parte maggiore della responsabilità delle leggi e della politica razzista, in Germania e in Italia va attribuita ai capi dei due regimi, Hitler e Mussolini – ha chiarito Mattarella – Ma il terribile meccanismo di distruzione non si sarebbe messo in moto se non avesse goduto di un consenso, a volte tacito ma comunque diffuso, nella popolazione“.

Il valore della Memoria non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, delle vittime e delle disumane sofferenze loro inflitte. Ma è espresso nell’impegno che, alla fine della Seconda Guerra mondiale, gli uomini liberi e gli Stati democratici presero, sulle ceneri di Auschwitz, per dire mai più – ha chiosato – Un impegno che oggi ci unisce e ci interpella. Mai più a un mondo dominato dalla violenza, dalla sopraffazione, dal razzismo, dal culto della personalità, dalle aggressioni, dalla guerra. Mai più a uno Stato che calpesta libertà e diritti. Mai più a una società che discrimina, divide, isola e perseguita. Mai più a una cultura o a una ideologia che inneggia alla superiorità razziale, all’intolleranza, al fanatismo“.

Erano presenti i Presidenti del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, e della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, la Vice Presidente della Corte Costituzionale, Daria De Petris, e rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Associazioni degli ex internati e deportati, della Comunità ebraica, e autorità politiche, civili e militari. Prima della cerimonia sono state premiate le scuole vincitrici del Concorso nazionale promosso dal Ministero dell’Istruzione e del meritoI giovani ricordano la Shoah”. In occasione della premiazione sono intervenuti la Presidente dell’UCEI, Di Segni, e il Ministro Valditara. Successivamente il Capo dello Stato ha incontrato il signor Giovanni Paolone, ex internato nei lager nazisti.

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