Non è coerente nè morale che i leader europei a parole si mostrino vicini al popolo afghano ma in pratica alzino muri e non li accolgano. E’ questo, in breve, il pensiero del Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, esplicitato dall’isola di Ventotene, dove è arrivato per partecipare al 40° seminario dei federalisti europei in occasione dell’80° anniversario del manifesto di Altiero Spinelli e Ernesto Rossi: “In questi giorni c’è una cosa che sinceramente appare sconcertante e che si registra qua e là nell’Unione Europea. Ho notato grande solidarietà nei confronti degli afghani, che perdono libertà e diritti, ma molti leader vogliono che rimangano lì e non vengano qui, perché se venissero non li accoglieremmo. Questo non è all’altezza dei valori e del ruolo storico dell’Unione“.
“Quanto accaduto in Afghanistan – ha sottolineato Mattarella – ha messo in evidenza la scarsa capacità di incidenza dell’Unione Europea, totalmente assente negli eventi e nella pratica. È indispensabile, invece, che vengano assicurati subito gli strumenti di politica estera e di difesa comune. La Nato è importante ma oggi è richiesto che l’Unione europea abbia una maggiore capacità di presenza nella politica estera e nella difesa. Questa prospettiva è importante anche per gli Stati Uniti. Nell’Unione Europea ci sono due categorie di Paesi – ha concluso il Presidente – I paesi piccoli e quelli che non hanno compreso di essere piccoli e lo stanno comprendendo adesso. Bisogna adeguare la sovranità, in modo da poterla preservare senza che sia una pura illusione, è la sovranità condivisa dell’Unione, che non è una rinuncia ma l’unico modo per conservarla, per affrontare i problemi globali“.