Grida “Viva l’Italia antifascista” alla Scala ma viene identificato: polemica del PD

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News12 Dicembre 20232 min

Viva l’Italia antifascista“. E’ questa la frase gridata alla Prima alla Scala di Milano da uno degli spettatori. Il fatto ha creato subito polemiche perchè è stata coinvolta, un po’ a sorpresa, anche la DIGOS. Lo spettatore, infatti, è stato riconosciuto dalle forze dell’ordine e identificato come Marco Vizzardelli, giornalista di 65 anni, esperto di equitazione e frequentatore assiduo del Teatro. All’AdnKronos, Vizzardelli ha dichiarato: “Sono sorpreso da tutto a partire dall’arrivo della Digos. Per aver detto una frase costituzionale è arrivata la Digos. Mi hanno detto che l’identificazione era una cosa di prassi ma io sono rimasto un po’ interdetto. A quel punto mi hanno detto che se non mi identificavo avrei commesso un reato. Non ho commesso un reato. Ho detto una cosa costituzionale e lapalissiana. Gli agenti si sono messi a ridere e mi hanno detto che erano anche molto d’accordo ma il loro compito era procedere all’identificazione. Allora l’abbiamo fatta anche molto amichevolmente”.

In una nota la Questura di Milano ha poi chiarito:L’identificazione dei due spettatori presenti in galleria è stata effettuata quale ordinaria modalità di controllo preventivo per garantire la sicurezza della rappresentazione. L’iniziativa non è stata assolutamente determinata dal contenuto della frase pronunciata, ma dalle particolari circostanze, considerate le manifestazioni di dissenso poste in essere nel pomeriggio in città e la diretta televisiva dell’evento che avrebbe potuto essere di stimolo per iniziative finalizzate a turbarne il regolare svolgimento. La conoscenza dell’identità delle persone ha consentito, infatti, di poter ritenere con certezza l’assenza di alcun rischio per l’evento”.

I chiarimenti, tuttavia, non hanno sedato le polemiche politiche che sono state portate avanti soprattutto dal PD che ha lanciato una campagna su X con l’hashtag #VivalItaliaAntifascista : “Continueremo a gridarlo, ovunque. Anche se non piace a Salvini. E adesso identificateci tutte e tutti“. Diversi esponenti democratici, inoltre, hanno già cominciato a twittare “Viva l’Italia antifascista” aggiungendo nome, cognome, luogo e data di nascita in segno di sfida.

Redazione Zerottouno News

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