Saviano: aumentano i costi della mensa a scuola, scatta la protesta

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News30 Novembre 20233 min

E’ iniziata oggi la protesta della mensa indetta dai genitori degli alunni frequentanti le classi del II° Circolo didattico dell’I.C. “Ciccone” di Saviano a causa dell’aumento improvviso dei costi della refezione scolastica. Il malcontento è iniziato in realtà il 7 novembre 2023 a seguito alla comunicazione da parte dell’amministrazione comunale relativa all’aumento dei costi di refezione della mensa a partire dal 1° gennaio 2024 fino al 31 maggio 2024.  Nella comunicazione – fanno sapere gli organizzatori della protesta – il motivo è da addebitare all’aumento naturale dei costi delle materie prime.

Di seguito le fasce di reddito e in parentesi l’importo attuale:

Situazione attuale (fino al 7 novembre 2023)

Fascia 1: ISEE da € 0,00 a € 2.500,00 – gratuità del pasto, giusta la previsione del vigente regolamento d’ambito sociale di zona per l’erogazione dei contributi ai cittadini in condizione di estrema povertà; ESENTE

Fascia 2: ISEE da € 2.500,01 ad €7.500,00 – quota di compartecipazione: 2,00 €

Fascia 3: ISEE da € 7.500,01 – € 3,00

Fascia 4:  non residenti indipendentemente dall’ISEE € 3,95.

Situazione futura (dal 1° gennaio 2024)

 Fascia 1: ISEE da € 0,00 a € 2.500,00 – gratuità del pasto, giusta la previsione del vigenteregolamento d’ambito sociale di zona per l’erogazione dei contributi ai cittadini in  condizione di estrema povertà; ESENTE

Fascia 2: ISEE da € 2.500,01 ad €7.500,00: € 4,21

Fascia 3: Non Residenti : € 4,68

La comunicazione è arrivata a fronte della delibera di giunta comunale n.106 del 26.10.2023 dopo che la incaricata del servizio di refezione per l’anno in corso ha comunicato all’amministrazione, visti i termini contrattuali e l’aumento dei costi delle materie prime, che in vista di un proseguimento di rapporto si sarebbe dovuta considerare la nuova tariffazione.

Nel frattempo, una delegazione dei rappresentanti dei genitori ha chiesto all’amministrazione durante comunicazioni e incontri ufficiali la risoluzione del problema pena la disdetta e/o disattivazione del servizio di refezione: “Ci rendiamo conto che un aumento di costi per le materie prime per un’azienda sia importante ma è decisamente più di forte impatto per tutte le famiglie che, nonostante le difficoltà, siano costrette a versare anche quasi 10 euro giornaliere per chi ha due figli per esempio iscritti al servizio – fino a maggio.  Una spesa difficile da sostenere, che non sempre corrisponde ad un aumento della qualità del suddetto servizio. Abbiamo chiesto all’amministrazione di risolvere il problema ma sono trascorsi circa 15 giorni dall’incontro e non abbiamo avuto notizie. Molti genitori sono lavoratori oppure hanno difficoltà economiche ed hanno difficoltà anche nella gestione degli orari e, costringendoli a sospendere il servizio, si hanno poi difficoltà a prelevare i propri figli in orario anticipato che, per chi non usufruisce della mensa, a prescindere dalla protesta, è alle 13.15.

Ciò che chiedono i genitori all’amministrazione comunale, e di rimando all’azienda affidataria, è di mantenere i costi così come da comunicazione iniziale previo inizio anno scolastico e previo inizio mensa, fino alla fine del suddetto anno scolastico. Nella visione dei genitori, che ci siano aumenti dei costi è innegabile, in quanto si è tutti consumatori, ma questi aumenti erano prevedibili ancor prima della sottoscrizione del contratto. In caso contrario, i genitori proseguiranno con la protesta fino alla risoluzione del problema.

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