Un nuovo naufragio al largo della Libia nelle ultime ore. Un barcone di legno con una trentina di persone a bordo sarebbe infatti alla deriva. 20 migranti, tramite Alarm Phone, hanno avvisato personale di terra per cercare soccorsi, ma 8 invece sarebbero caduti in mare e quindi dispersi. Alarm Phone ha avvisato le capitanerie di Tunisi, Roma e guardia costiera libica (in questi giorni. con gli scontri armati in atto in Libia, è difficile pensare che ci siano motovedette interessate).
Alarm Phone ha lamentato lo scarso interessamento del personale di soccorso, sottolineando come ci siano persone bisognose di aiuto urgente e bambini a bordo. Su Twitter sono stati anche pubblicati diversi audio dei naufraghi che affermano di aver paura di rimanere in acqua tanto quanto di dover tornare in Libia o in Tunisia.
La nuova crisi in mare si sta protraendo proprio mentre la Alan Kurdi della Sea Eye resta bloccata al largo di Malta, nell’attesa che venga risolta la disputa diplomatica per il soccorso dei 65 migranti salvati (ormai allo stremo delle forze) dopo il rifiuto dell’Italia, tramite il ministro degli Interni Matteo Salvini, di aprire un porto per lo sbarco.
AGGIORNAMENTO
I 20 MIGRANTI DELLA BARCA ALLA DERIVA SONO STATI INTERCETTATI DALLA GUARDIA COSTIERA LIBICA E RIPORTATI IN LIBIA. AD AFFERMARLO È STATO ALARM PHONE SU TWITTER, SOTTOLINEANDO L’INSTABILITÀ DELLA LIBIA, TEATRO DI SCONTRI ARMATI TRA LE DUE FAZIONI DI SERRAJ E HAFTAR (SICURAMENTE NON UN PORTO SICURO).
“UNA DEPORTAZIONE IN DIRETTA” SECONDO OPEN ARMS.
“LI HANNO RIPRESI I LIBICI. IL CASO È CHIUSO. 15 ORE SENZA INTERVENTI DI SOCCORSO. GOVERNI EUROPEI, CIVILISSIME NAZIONI DI GRANDI TRADIZIONI E VALORI SONO RIUSCITI A RICONSEGNARE AI LAGER IN UNA ZONA DI GUERRA DA CUI SCAPPAVANO DONNE, UOMINI E BAMBINI. CRIMINE E VERGOGNA INFINITA”: HA SOTTOLINEATO MEDITERRANEA.