Ha destato molto scalpore la vicenda di A. A., bidello presso l’istituto Cine Tv Roberto Rossellini, che è stato assolto dalle accuse di violenza sessuale. L’imputato era stato accusato di aver toccato i glutei di una studentessa diciassettenne dell’istituto. Tuttavia, i giudici del tribunale di Roma hanno stabilito che l’atto non era così grave da essere qualificato come reato. Secondo i giudici, la manovra, sebbene maldestra, è stata accidentale, durata pochi secondi per generare piacere.
I magistrati hanno dunque accolto la difesa dell’uomo fondata sulla natura scherzosa dell’atto. Tuttavia, la sentenza non ha abbracciato l’orientamento della Cassazione che afferma l’esatto contrario. L’incidente in oggetto si è verificato il 12 aprile 2022. Secondo la denuncia della studentessa, il toccamento è durato tra i 5 e i 10 secondi. I giudici hanno però ritenuto che mancasse l’elemento soggettivo, ovvero l’intenzione da parte di A.A. di molestare la giovane. Pertanto, i magistrati hanno assolto il bidello, affermando che “il fatto non costituisce reato“.
Prima della decisione, il pubblico ministero aveva chiesto una condanna a tre anni e mezzo di reclusione per l’imputato. La giovane, secondo quanto raccontato, stava salendo le scale con un’amica per andare in classe quando ha notato che i pantaloni le stavano calando e ha avvertito che qualcuno le aveva messo le mani sotto gli slip. Quando si è girata, ha visto che era il bidello. A. A. avrebbe risposto dicendo: “Amo’, lo sai che scherzavo”. In aula ha negato di aver messo le mani nei suoi pantaloni.
La sentenza ha suscitato varie discussioni, poiché molti hanno rimproverato al giudice di aver ignorato le precedenti decisioni della Cassazione secondo le quali l’intrusione nelle parti erogene altrui costituisce violenza sessuale, indipendentemente dal piacere provato dal reo. Secondo la Suprema Corte, ciò che è rilevante è l’atto in sé, a prescindere dal tempo in cui si protrae e dalla concupiscenza.
Questo caso rileva le gravi conseguenze che può avere un eccessivo arbitrio nell’interpretazione della legge da parte dei giudici di primo grado: la sentenza sarà sicuramente appellata e, se il giudizio giungerà in Cassazione, l’uomo sarà probabilmente condannato. Intanto, è opportuno rilevare che la vicenda che si è verificata a scuola è molto grave e non può passare inosservata.

Carolina Cassese
Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.