La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ha stabilito che il green pass e le norme per il contrasto al Covid non violano i diritti della persone e le costituzioni nazionali. La CEDU di Strasburgo, secondo quanto riferito dal Corriere, ha respinto il 29 agosto scorso una vera e propria denuncia presentata da 600 vigili del fuoco francesi contrari tendenzialmente ai vaccini ed alle limitazioni delle scelte individuali in materia di vaccinazioni introdotte in Francia. La CEDU ha ritenuto non ammissibile la denuncia, lanciando un segnale a tutti i Paesi dell’Unione che si trovano a far fronte a proteste del genere. In Italia, ad esempio, le nome su Green Pass e vaccini sono molto simili a quelle adottate da Parigi e il Governo potrebbe approfittare di questo indirizzo della Corte per prendere decisioni normative.
I vigili del fuoco francesi avevano chiesto pareri su due questioni richiedendo un pronunciamento di carattere emergenziale: la sospensione dell’obbligo di vaccinazione per alcune categorie di lavoratori e le disposizioni che limitano il lavoro per le persone che non si sono vaccinate, chiamando in causa il diritto alla vita e il diritto al rispetto della vita privata, ovvero gli articoli 2 e 8 della Convenzione europea sui diritti dell’uomo. La Corte ha rigettato l’appello affermando che essa non è un’istituzione che si pronuncia su richieste d’urgenza bensì solo nei casi in cui le persone siano esposte a un danno irreparabile e imminente. La Corte ha quindi ritenuto la scelta o l’imposizione di vaccinarsi non un danno irreparabile e una questione non di carattere emergenziale.