Causa di separazione: chi paga l’IMU sulla casa coniugale?

Carolina Cassese Carolina Cassese4 Dicembre 20224 min

Chi deve pagare l’IMU (Imposta Municipale Unica sugli immobili) in caso di separazione? Quando marito e moglie si separano, se le parti non hanno provveduto con un accordo consensuale, il giudice deve adottare una serie di provvedimenti circa l’assegnazione della casa coniugale. Secondo la legge, l’abitazione in cui i coniugi hanno dimorato fino alla separazione deve essere assegnata al genitore presso cui la prole trascorrerà la maggior parte del tempo, a prescindere da chi sia il proprietario effettivo dell’immobile. La legge, inoltre, impone al giudice l’affidamento condiviso: i figli devono trascorrere il loro tempo con entrambi i genitori, in maniera paritaria. Quindi, la prole minorenne ha diritto di stare sia col padre che con la madre, nei limiti del possibile.

L’affidamento esclusivo deve essere l’ultima soluzione da adottare quando non è possibile fare altrimenti. L’affido condiviso può essere di due tipi: paritario, quando i figli trascorrono la stessa quantità di tempo con un genitore e con l’altro; privilegiato quando i figli trascorrono più tempo con un genitore a cui è stata assegnata la casa.

Ma quindi, chi deve pagare l’IMU in caso di separazione? A pagare è il coniuge assegnatario, cioè colui che continua a vivere nella casa coniugale insieme alla prole. Ad esempio, anche se la casa coniugale è del marito ma a viverci è la moglie in virtù di provvedimento di assegnazione, l’IMU dovrà pagarla la moglie. L’IMU, invece, non deve essere pagata se si tratta di prima casa. Questa regola vige anche in caso di separazione. Tuttavia, ciò non vale se la casa coniugale è classificata come immobile di lusso (categorie catastali A1, A8, A9). Tuttavia, il coniuge non assegnatario non deve considerare come seconda casa l’immobile assegnato dal giudice all’altro coniuge a seguito della separazione. Infatti, il coniuge non assegnatario non è più tenuto ad inserire l’abitazione nella propria dichiarazione dei redditi, cosa che deve fare invece l’assegnatario. L’IMU, inoltre, va pagata dall’assegnatario anche se la casa appartiene a terzi estranei alla famiglia ed è dovuta a prescindere dalla formale residenza nell’abitazione per l’assegnatario dell’immobile.

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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