Bestemmiare in pubblico è reato in Italia? Ecco cosa dice la Legge

di Carolina Cassese

Bestemmiare in pubblico è reato? Sebbene  l’Italia sia uno Stato laico, il codice penale prevede delle sanzioni per i delitti commessi contro il sentimento religioso, inteso come rapporto che  intercorre tra una persona e la propria fede, qualunque essa sia. Questi reati puniscono le condotte che possono essere offensive nei riguardi di una confessione, anche diversa da quella cattolica, e dei sui fedeli. In linea di massima, bestemmiare non è reato. La bestemmia potrebbe però costituire un illecito disciplinare se pronunciata in ambiente di lavoro.

Secondo la legge va punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 a 309 euro chi bestemmia in un luogo pubblico o aperto al pubblico, se al fatto assistono almeno due persone. L’illecito amministrativo prescinde dalle intenzioni di chi ha bestemmiato: la sanzione è prevista anche per l’incivile che, non sapendo di offendere il sentimento religioso degli altri, bestemmia “per abitudine”, senza l’intenzione di prendersela realmente con la divinità che ha insultato. Commette reato chi, pubblicamente, a gran voce bestemmia e insulta il parroco oppure i fedeli che si recano in chiesa o che sfilano in processione, e ciò per il fatto di essere credenti.

È reato bestemmiare durante una processione, una messa o qualsiasi altra funzione religiosa. Commette reato chi si reca in chiesa per imprecare contro reliquie e altri oggetti di culto, anche se in corso non c’è una funzione religiosa. La bestemmia è penalmente rilevante quando è diretta a offendere il sentimento religioso che le persone hanno nei confronti di una certa fede. La pena prevista è una multa fino a 5mila euro e perfino la reclusione fino a due anni, se il bestemmiatore impedisce il regolare svolgimento di una funzione religiosa.

Quindi, in conclusione, possiamo affermare che bestemmiare in pubblico è reato solo se si trasforma in un’offesa alla religione mediante vilipendio di persone o di cose, ovvero turbamento di una funzione religiosa in atto. Al contrario, bestemmiare in un luogo pubblico o aperto al pubblico è un illecito amministrativo se ci sono almeno due persone che hanno percepito l’imprecazione. In tutti gli altri casi, bestemmiare non costituisce alcun tipo di illecito, né penale né amministrativo.

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