“Resta con me” è una serie andata in onda su Rai 1 quasi un anno fa con la sua prima stagione ma ancora ad oggi in onda, dato il suo successo. Perché? Non è soltanto un classico poliziesco tipico di una serie drammatica all’Italiana. La serie mostra molto di più e, ad esempio, “celebra” le fragilità di un uomo. Il protagonista è Alessandro Scudieri, poliziotto della Squadra Mobile di Napoli che vive uno dei momenti più magici dell’esistenza, l’attesa di un bambino dalla moglie Paola. La sua vita sembrerebbe andare a gonfie vele, fino a quando tutto inizia a cambiare in seguito ad una sparatoria avvenuta in un locale. Riuscire a comprendere coloro che sono stati gli artefeci diventa per Alessandro un’ossessione. Ma il lavoro non è tutto per lui e ci saranno altri cambiamenti quando, in seguito a tale evento, la moglie subirà un aborto e perderà il bambino. Alessandro dovrà quindi impegnarsi a ricucire il rapporto spezzato tra i due. Ad aiutarlo c’è Diego, anche quest’ultimo colpito da una grave perdita. Già nel corso della prima stagione si percepiscono tutte le emozioni dell’uomo che, dall’avere tutto, si trova a fronteggiare una situazione sgradevole. Sicuramente non si può analizzare questa serie inquadrandola esclusivamente come un poliziesco, in quanto celebra tutti i valori della vita. E’ un qualcosa di diverso, di curioso. Da vedere!
Nunzia Pecorelli
Nunzia Maria Pecorelli, classe 2001. Laureanda in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Salerno. Precedentemente collaboratrice di altre testate web. Specializzata in critica cinematografica. Amante della cultura, della letteratura con la passione per serie tv e film.