Vaccini e disagi per le persone con disabilità: scatta la lettera al Ministro ed alla Regione Campania

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News22 Aprile 20214 min

Gravi disagi per la somministrazione dei vaccini alle persone con disabilità. E’ la denuncia fatta da 3 ragazzi campani con disabilità che da anni sono attivi nella sensibilizzazione dell’abbattimento delle barriere architettoniche e delle buone pratiche amministrative per le persone con disabilità. Il 13 aprile scorso Giovanni De Luca, Gianluca Di Matola e Marino Russo hanno inviato una lettera ufficiale indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza, all’Assessore della Regione Campania al ramo Sanità, Ettore Cinque, e all’assessore della Regione Campania al ramo Politiche Sociali, Lucia Fortini. Questo il contenuto:

“E’ da più di un anno, ormai, che si lotta per sfuggire a un nemico invisibile, subdolo, che può attaccarti quando meno to lo aspetti. La lotta al Covid-19 ci ha insegnato tanto, in particolare su quanto fosse debole il nostro sistema sanitario e assistenziale. Questo virus ha manifestato tutta la sua violenza sulle categorie più fragili della nostra società: anziani ultraottantenni e persone affette da disabilità. Oggi ci troviamo davanti a una svolta che potrebbe infliggere un duro colpo al Covid: i vaccini. Anche se, ed è triste documentarlo, la campagna vaccinale italiana è partita con enormi difficoltà. E, anche in questa circostanza, come spesso accade, l’aspetto mortificante consiste nella solita discriminazione perpetrata ai danni delle persone con disabilità. In questo lungo anno di pandemia abbiamo subito un totale abbandono che ha coinvolto tutti i livelli istituzionali. Siamo stati isolati e costretti a difenderci con i soli mezzi a nostra disposizione, che consistono nella rete familiare, nel sostegno degli amici, per chi è fortunato ad averceli ancora. Stesso copione, purtroppo, sta andando in scena da settimane con il diritto alla vaccinazione. Un accesso che ci viene ostacolato e negato dai disservizi, dalla disorganizzazione territoriale degli organi preposti alla nostra tutela. Siamo in tanti, tantissimi, persone con disabilità e caregiver, ad attendere ancora il proprio turno. I pochi che sono riusciti a vaccinarsi, davvero pochi, lo hanno fatto grazie alla loro tenacia, al loro spirito combattivo. Più volte abbiamo sollecitato chi di dovere affinchè ci offrissero supporto, ma ci è stato risposto di registrarci da soli sulla piattaforma predisposta dalla regione Campania per  l’impossibilità, o la non volontà (scegliete voi), di chi avrebbe dovuto farlo per conto nostro. Ma noi, cittadini silenziosi ed educati, forse troppo, col capo chino abbiamo eseguito compilando la richiesta in via del tutto autonoma. Eppure, dopo giorni e giorni di inutile attesa, mentre altri venivano convocati tranne noi, ci siamo decisi a chiedere spiegazioni presso i centri vaccinali predisposti sul territorio. Questi, sconcertati dalle nostre testimonianze, hanno risposto che le registrazioni effettuate da persone come noi, con handicap strutturati, non vengono prese in considerazione se non inserite in piattaforma da personale medico specializzato. Ragioni di responsabilità dovute alle specifiche patologie: la motivazione. Intanto, il Ministro della Sanita Roberto Speranza, domenica 11 aprile, nel suo intervento alla trasmissione Che Tempo Che fa condotta da Fabio Fazio, ha dichiarato che le persone con disabilità, i caregiver, vanno vaccinati con assoluta precedenza, addirittura a domicilio. Che dire, vaccinare i fragili a la priorità del Governo. Eppure, a noi che viviamo quotidianamente la disabilità sulla pelle, tutto ciò non risulta. Il Covid-19 non smette di minacciarci. Non ci resta che chiuderci in casa, azzerando i rapporti sociali, e non ci viene offerta neppure la possibilità, oggi concreta, di poterci difendere. Di tornare a un barlume di normalità grazie all’azione dei vaccini. Ci preoccupa. inoltre, in merito alla campagna vaccinale. l’ultima esternazione del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca che. attraverso il suo linguaggio schietto e trasparente, ha affermato di voler offrire una corsia preferenziale alle categorie produttive del paese. Insomma, considerata l’inaccessibilità al mondo del lavoro e ad altri settori cruciali della società alle persone con disabilità che pure vorrebbero offrire un contributo alto sviluppo della propria terra, le preoccupazioni che fino a poco fa ci angosciavano adesso ci terrorizzano. Arrivati a questo punto, ci dite, per cortesia, cosa ne sarà di noi? Chiediamo, con urgenza, che si ponga fine a questo cortocircuito tra enti territoriali. Che le persone con disabilità vengano vaccinate tutte, senza distinzioni, al più presto. Ogni giorno che passa, ogni giorno di ritardo accumulato, ogni vostra incomprensibile superficialità, è un favore che state facendo al Covid”.

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