Capi contraffatti dalla Turchia venduti sia in negozio che online: 10 arresti

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News27 Maggio 20205 min

Dalle prime ore della mattinata del 27 maggio i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di 10 soggetti (9 italiani e uno straniero), di cui 4 destinatari di arresti domiciliari, 2 di divieto di dimora nella Regione Campania e 4 di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I destinatari del provvedimento sono ritenuti gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di prodotti contraffatti, frode nell’esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e ricettazione.

Le attività di indagine, coordinate dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti di un’articolata organizzazione criminale, strutturata secondo una definizione di ruoli e incarichi puntualmente determinati, in grado di contare su canali di approvvigionamento anche stranieri (Turchia e Cina) e su una fitta rete distributiva sia fisica che on-line, dislocata in maniera capillare nelle province di Napoli, Bologna, Caserta, Salerno e Roma.

I prodotti, identici agli originali, venivano commercializzati in negozi e outlet multi brand (unendoli ad articoli genuini), ovvero venduti on-line, truffando in tal modo gli ignari consumatori sia in Italia che all’estero. Per l’approvvigionamento della merce dall’estero l’associazione poteva disporre di un proprio diretto referente, con precedenti specifici, stabilmente domiciliato a Istanbul, da dove curava i rapporti con i fornitori di quel Paese, oramai divenuto punto di riferimento internazionale per il rifornimento di capi contraffatti.

Per il commercio via internet, l’associazione poteva contare su una sede operativa a Nocera Inferiore dove disponeva di uffici attrezzati con strumenti informatici, un vero e proprio call center per i contatti telefonici con i clienti e un annesso deposito e show-room, da dove veniva gestito il traffico di abbigliamento e accessori contraffatti, venduti in Italia e all’estero attraverso un apposito sito internet, sfruttando altresì piattaforme di vendita di prodotti on-line. Sono state monitorate vendite a clienti ubicati oltre che in Italia, anche in Germania, Slovenia, Francia, Grecia e Danimarca.

Tra i destinatari dell’odierno provvedimento figurano anche alcuni commercianti al dettaglio che dopo essersi riforniti di abbigliamento contraffatto dai promotori dell’organizzazione lo univano ad altri articoli regolari proponendolo per la vendita

I nomi degli arrestati

Arresti domiciliari:

CALIFANO Aniello, nato a Pagani (SA) il 22 gennaio 1978, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

GRAMMATICA Mario, nato a San Marcellino (CE) il 20 gennaio 1972, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

OZENC Ahmet, nato in Turchia il 2 dicembre 1950, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  4. ricettazione

PANNULLO Dario, nato a Nocera Inferiore (SA) il 8 ottobre 1986, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

Obbligo di divieto di dimora nella Regione Campania:

MELE Vincenzo, nato a Napoli il 7 gennaio 1977, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

VITOLO Gianfranco, nato a Pagani (SA) il 27 febbraio 1976, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;

Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria:

BIANCO Massimo, nato a San Giuseppe Vesuviano (NA) il 29 novembre 1970, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

NACCHIA Fabrizio, nato a Pagani (SA) il 15 aprile 1986, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

GARZILLO Catello, nato a Nocera Inferiore (SA) il 30 aprile 1990, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione

RUGGIERO Tripoli Giovanni, nato a Nocera Inferiore (SA) il 20 marzo 1991, indagato per:

  1. associazione per delinquere;
  2. introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi;
  3. frode nell’esercizio del commercio;
  4. vendita di prodotti industriali con segni mendaci;
  5. ricettazione
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