Roccarainola è in festa, seppur quest’anno si tratti di una gioia silenziosa e strozzata in gola dalla pandemia di coronavirus. Il 14 dicembre per la provincia napoletana è un giorno importante, si festeggia infatti Sant’Aniello (o Sant’Agnello abate). Un legame particolare che intercorre soprattutto con la comunità di Roccarainola di cui proprio Sant’Aniello è patrono. Il coronavirus, tuttavia, non ha fermato la tradizionale celebrazione in onore del santo che, anche quest’anno, si è tenuta nella chiesa a lui intitolata nella frazione di Gargani. Diverse messe ad intervalli regolari, misurazione della temperatura e ingressi scaglionati: così Roccarainola è riuscita ad omaggiare il suo santo. “Il virus ci ha fatto riscoprire tutti più fragili, non è un caso però che questa celebrazione arrivi durante il cammino dell’Avvento“: ha detto il vescovo di Nola, mons. Francesco Marino, arrivato per celebrare la messe delle 11,30. “C’è un forte legame tra questa comunità e il santo, sono sicuro che la fede ci aiuterà molto in questo momento“, ha aggiunto don Carlo Giuliano. Anche a Nola si sono tenute le rituali messe celebrative nel convento di Santa Lucia e Sant’Aniello sulla collina di Cicala, in una due giorni di intensi eventi religiosi che hanno richiamato molti fedeli.
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