Aveva solo 21 anni Raffaele Perinelli, calciatore dilettante campano. Raffaele è morto la scorsa notte tra sabato e domenica per una coltellata a Miano, quartiere di Napoli.
Il suo assassino, Alfredo Galasso di 31 anni (fonte Sky Sport), si è costituito dopo alcune ore. “Ho distrutto la sua vita e la mia“: avrebbe detto a mente lucida. Galasso è un venditore ambulante di frutta e verdura e pare conoscesse la vittima. Secondo la ricostruzione, infatti, il 31enne e Perinelli avevano avuto una lite negli scorsi giorni fuori un locale della zona di Bagnoli. Raffaele si era intromesso in una lite che vedeva coinvolto Galasso ed era partita una zuffa. Secondo la versione del 31enne, Perinelli avrebbe voluto fargliela pagare e quindi, per paura, lui si sarebbe munito di un coltello. La scorsa notte la tragedia: Perinelli e Galasso si incontrano per caso nei pressi di un circolo ricreativo di Miano, nasce una lite e Raffaele ha la peggio, colpito da una coltellata all’emitorace sinistro, nei pressi del cuore. A nulla è valsa la corsa al Cardarelli di Napoli.
Perinelli era figlio di un uomo ucciso in un agguato anni fa, era diventato calciatore dilettante e da terzino aveva raggiunto buoni risultati, disputando due campionati con Turris e Gragnano. Sui social tanti i messaggi di cordoglio di amici e conoscenti del mondo del calcio dilettantistico campano.