Una caserma dei carabinieri posta sotto sequestro e misure cautelari per 10 militari, di cui 5 in carcere e 1 agli arresti domiciliari. E’ questo il risultato di una sconvolgente indagine che ha portato a scoprire una vera e propria banda all’interno di una caserma a Piacenza. I provvedimenti nell’operazione hanno riguardato in totale 23 persone di cui 10 carabinieri. Il comandante generale, Giovanni Nistri,citato da La Repubblica, ha detto: “Sono reati gravissimi e per questo procederemo con il massimo rigore e la massima severità per individuare le responsabilità dei singoli“.
I reati contestati, andati avanti per anni, vanno dal traffico di droga all’estorsione e agli arresti illegali, fino alla tortura. L’indagine è partita da un lavoro degli inquirenti sul traffico e lo spaccio di stupefacenti, che coinvolge un membro dei carabinieri in servizio proprio presso la stazione Piacenza Levante. Il militare, sfruttando la sua autorità, avrebbe gestito un’attività di spaccio attraverso pusher di sua fiducia, agevolandoli in più modi: li aiutava nella compravendita di grandi quantità di droga garantendogli, con i suoi complici falsava gli arresti con prove mendaci, sequestravano carichi di droga in maniera arbitraria. I fatti diventano poi più gravi quando si scopre che molti illeciti sono stati commessi nel periodo di maggior delicatezza, ovvero quello del lockdown per l’emergenza coronavirus. In molti casi i militari usavano violenza gratuita sugli arrestati, spesso fermati senza valide motivazioni. Tra tutti i militari della caserma, a quanto risulta, un solo carabiniere ora sarebbe stato considerato estraneo ai fatti. Nelle scorse ore sono tuttavia arrivati un nuovo comandante di compagnia e 8 carabinieri, oltre a due stazioni mobili, per continuare a garantire le funzionalità della caserma.