Napoli: caroprezzi sui beni di prima necessità, scatta l’interrogazione ai ministri

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News20 Maggio 20212 min

Nella città di Napoli, come rilevano molte associazioni di consumatori, c’è un aumento generalizzato e del tutto ingiustificato dei prezzi al consumo. Alcuni prodotti su piccoli consumi, infatti, sarebbero molto più cari rispetto a prima del lockdown con incrementi significativi dei prezzi di 3 o 4 euro. Tale aumento è stato registrato soprattutto per i beni alimentari, acquistabili principalmente presso la grande distribuzione organizzata la quale, operando a livello nazionale o, addirittura, internazionale non dovrebbe giustificare un aumento localizzato in alcune città. Ciò che accade a Napoli è riscontrabile in altre città e territori? Non ci dovrebbe essere una limitazione del caro prezzi? Non bisognerebbe mantenere standard i prezzi accessibili, vantaggiosi e virtuosi affichè si consenta di riattivare le leve economiche, nel caso di Napoli, come i flussi turistici del pre-Covid?”. Lo chiede il senatore Sandro Ruotolo del Gruppo Misto in una interrogazione parlamentare rivolta ai ministri dell’economia e delle finanze, e dell’Interno rispetto a una tendenza speculativa nell’aumento generalizzato e del tutto ingiustificato dei prezzi al consumo.

L’evidente tendenza all’incremento dei prezzi incide negativamente e profondamente nell’assetto economico delle famiglie che, ora più che mai, necessitano di un costante e reale supporto per far fronte alla crisi che il nostro Paese sta attraversando a causa dell’emergenza COVID-19 – si legge nell’atto ispettivo – Un altro aspetto, sempre secondo le associazioni di consumatori, riguarderebbe il capitolo di incentivi e bonus con riguardo particolare alle bici elettriche e alle ristrutturazioni. Nel primo caso si riscontra un aumento dei prezzi delle bici elettriche tale da assorbire in buona parte gli incentivi messi a disposizione dalla Stato per farle acquistare ai consumatori. Stesso meccanismo varrebbe per i bonus relativi alle ristrutturazioni che, attraverso la cessione
del credito, starebbero diventando uno strumento surrettizio di finanziamento alle banche, anzichè essere uno strumento di aiuto ai giovani e all’ambiente, gli istituti di credito applicherebbero dei costi inaccettabili. Si chiede di sapere ai ministri se intendono intraprendere e adottare iniziative di competenza, attraverso gli opportuni organi con funzione di verifica come l’Osservatorio dei prezzi, nonché in stretta collaborazione con gli altri soggetti istituzionali preposti”.

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