Ennesimo atto di razzismo in Serie A. Vittime questa volta i calciatori di colore del Napoli che a Firenze sono stati insultati nella gara vinta dai partenopei in rimonta per 2-1. I fatti sono stati denunciati da Kalidou Koulibaly, preso di mira assieme ad Anguissa ed Osimhen: “Scimmia di merda. Così mi hanno chiamato. Questi soggetti non c’entrano con lo sport. Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi. Per sempre“. Nel frattempo la Procura Federale ha aperto un’indagine, mentre solidarietà a KK è arrivata da ogni angolo.
Anche il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, ha espresso solidarietà ai calciatori: “Un abbraccio fortissimo a Koulibaly, a Osimhen ed Anguissa, che hanno subito violenti insulti razzistici in occasione della vittoriosa gara del Napoli a Firenze. Apprezzo moltissimo la compostezza e la dignità della loro reazione; stanno dando una straordinaria lezione di vita agli odiatori. Il razzismo è un cancro tremendo da estirpare. Chi pronuncia simili insulti non ha nulla a che vedere con il tifo e la passione sportiva. Questo ennesimo grave episodio non può rimanere impunito. Le tecnologie di videosorveglianza consentono di individuare e perseguire gli autori delle gravissime frasi pronunciate. Gli stadi tornino ad essere, con la progressiva riammissione degli spettatori, luoghi di passione e festa“.
Solidarietà è stata espressa anche dal senatore Sandro Ruotolo e dallo scrittore Maurizio De Giovanni in una nota congiunta: “Dopo i cori razzisti ‘Vesuvio lavali col fuoco’, Odio Napoli’, ‘il sapone’, ‘il colera’ e soprattutto rivolto ai calciatori della squadra del Napoli koulibaly, Anguissa e Osimhen ‘scimmia’, scimmia’, ci appelliamo ai vertici della Fiorentina e al sindaco della città. Senza aspettare la miserevole multa per discriminazione territoriale, presidente Commisso chiuda la curva oscena per tre giornate. Sindaco Nardella, la sua Firenze è una città democratica, antifascista, culla della cultura italiana, quindi prenda le distanze dalle urla razziste dei suoi concittadini”.