Fari accesi sulla città di Napoli nell’orbita dell’infezione da coronavirus. Due cinesi, una coppia di novelli sposi, di rientro dalla regione cinese di Hubei, la cui capitale è proprio il focolaio dell’epidemia Wuhan, sono stati ricoverati al Cotugno. Il coniuge 28enne da circa 8 giorni ha accusato sintomi che farebbero pensare al nuovo virus che prevede polmonite ed influenza. Ricoverato dapprima al Pellegrini, è stato poi trasferito al centro specializzato contro le malattie infettive. Ricoverata per precauzione anche la moglie.
In Cina il virus ha fatto già 106 morti, in Europa un caso è stato accertato in Germania, la psicosi è evidente e comprensibile ma può portare anche a timori ingiustificati. Anche la Regione Campania, infatti, invita alla calma:
Delle tre persone ricoverate al Cotugno, due non risultano contagiate; per la terza vi è un accertamento in corso che si concluderà a breve. Si chiarisce che la presenza del virus richiede tutta una serie di condizioni, tra cui la provenienza dall’area cinese interessata a cui si uniscono sintomi gravi. Per dare serenità ai nostri concittadini, si comunica che è stata costituita una task force coordinata dal Cotugno, che rimane l’ospedale di riferimento per casi rilevanti e non banali. In ogni Asl e negli ospedali sono attive strutture in grado di verificare le condizioni reali del paziente. Si invita la popolazione a incrementare le vaccinazioni antinfluenzali soprattutto in questo periodo in cui si rischia di determinare un allarme ingiustificato con affluenza immotivata e inutile nei Pronto Soccorso.