Era il maggio 2017 quando al Comune di Nola scomparivano circa 100 carte d’identità. Era scontato che quei documenti in bianco sarebbero prima o poi stati usati per azioni delittuose. E’ notizie delle scorse ore, infatti, che i carabinieri di Nola hanno messo le manette a 3 indagati nel filone d’indagine coordinata dalla Procura di Nola. Agli arresti sono finiti i fratelli Antonio e Rosario Criscuolo (classe ‘78 e ‘72) e Elena Casaburi (classe ’76, finita ai domiciliari). L’accusa è di concorso di furto e di tentato furto aggravato di carte d’identità in bianco ai danni di vari enti comunali. Le indagini, infatti, servendosi di filmati di telecamere, servizi di osservazione e pedinamenti, hanno costruito un grave sistema indiziario che si estende a comuni come quelli di San Giuseppe Vesuviano, Teverola (CE) e Marano di Napoli.
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