La settimana politica: Pil in ribasso e opposizioni impegnate con le loro elezioni

Marco Sigillo Marco Sigillo3 Febbraio 20192 min

La settimana appena trascorsa è stata sicuramente tra le più difficili per il governo. Due i temi al centro del dibattito: l’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini e le notizie poco incoraggianti sul PIL.

Il Movimento5Stelle si ritroverà nei prossimi giorni a decidere se votare a favore dell’autorizzazione ad aprire il procedimento giudiziario nei confronti del ministro dell’interno per il caso della nave Diciotti. Salvini, che si era mostrato spavaldo nei confronti di un eventuale processo, chiede che non si dia l’autorizzazione, sostenendo di aver agito per l’interesse pubblico. A dargli manforte ci ha pensato il premier Conte, affermando che le decisioni sulla nave Diciotti furono di tutto il governo e che la scelta fu politicamente condivisa anche dal M5S. Non tutti all’interno del Movimento sono però convinti. Alessandro Di Battista si è espresso apertamente favore del procedimento contro Salvini, dando voce ad una parte consistente del Movimento. Ad oggi la linea che la maggioranza seguirà è ancora incerta, certo è che in caso di voto favorevole all’autorizzazione la convivenza all’interno del governo potrebbe diventare quantomeno difficile. Anche in vista della campagna elettorale per le europee. Ne avevamo parlato approfonditamente già alcuni giorni fa in un nostro articolo.

A dare altri grattacapi alla maggioranza sono state le notizie riguardanti il PIL nell’ultimo periodo del 2018. L’Istat ha certificato un -0,2% nel quarto trimestre. Si tratta del secondo calo consecutivo, che apre tecnicamente ad una recessione economica. Dati in contrasto con i toni utilizzati da Di Maio nelle scorse settimane quando aveva parlato di nuovo boom economico. Preoccupazione da parte di Confindustria e Banca d’Italia. Conte ha provato a metterci la faccia, promettendo che il 2019 sarà un “anno magnifico”, grazie alla manovra e alle misure previste, come reddito di cittadinanza e quota 100, che dovrebbero dare nuovo impulso alla domanda interna.

Passando all’opposizione, da segnalare l’inizio delle primarie del PD. Un po’ in sordina si sono svolta le prime fasi di votazioni, interne ai circoli, per scegliere il nuovo segretario. Senza alcuna sorpresa, i tre più votati sono stati Zingaretti (47,9%), Martina (36,5%) e Giachetti (11,2%). Da oggi comincia la corsa che poterà alle votazioni nei gazebo in tutta Italia.

Ha già scelto invece il nuovo segretario +Europa, che in vista delle elezioni europee ha svolto il suo congresso. La corsa a tre è stata vinta da Benedetto Della Vedova, che ha superato la candidatura del radicale Marco Cappato e di Alessandro Fusacchia. Al termine del congresso sono però emerse alcune ombre. Alcuni dei partecipanti all’evento hanno ammesso di essere stati pagati per raggiungere Milano e votare proprio per Della Vedova. Sia gli sconfitti che il neosegretario hanno fatto sapere di voler far luce su eventuali irregolarità, mettendo in moto un collegio di garanzia.

Marco Sigillo

Marco Sigillo

Classe 1991, laureato in Scienze Politiche e Relazioni Internazioni all’Università Federico II di Napoli. Appassionato di comunicazione e scrittura, collabora con 081news dal dicembre 2015, interessandosi soprattutto di temi di portata nazionale ed internazionale. Giornalista pubblicista dal 2019.

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