Già dal pomeriggio inoltrato si sentiva qualcosa. Senza sapere modo e come. Ma un appuntamento del genere si aspettava da molto. Da anni. Se ne parlava, si assicurava, si scommetteva. Ma non si avverava nulla. Mai. Un concerto-reunion. Si farà, succederà, è quasi pronto. Poi, rimandato a data da destinarsi. Il giorno, infine, è arrivato. Anche se ne sono due. L’attesa finita, ma contagiosa. Gli ultimi giorni il saluto interpersonale ha lasciato spazio al “tu...