Imprenditoria: nuovi bandi per chi sceglie di puntare sul digitale

Carolina Cassese Carolina Cassese27 Settembre 20207 min

Le imprese hanno poche conoscenze sulle agevolazioni concesse dalla finanza. Spesso, infatti, non fanno ricorso a interessanti opportunità necessarie ad abbattere i costi aziendali  o per accedere ad investimenti per lo sviluppo delle imprese. I Ministeri, le Regioni e le Camere di Commercio hanno messo a disposizione degli operatori vari strumenti, tra i quali diversi bandi. Dal momento che la pubblicazione di nuovi bandi si verifica frequentemente, è opportuno scrivere a contributi@paginesi.it. Varie Camere di Commercio delle più importanti province d’Italia hanno messo a disposizione delle piccole e medie imprese importanti iniziative.

Tra queste sono da menzionare: le spese relative a servizi di promozione del sito (posizionamento sui motori di ricerca), implementazione di pagine aziendali su social network, realizzazione sistemi di e-commerce, azioni e servizi per sostenere il posizionamento dell’offerta sulle piattaforme e-commerce, servizi AD Words, campagne promozionali sui social network, spese di consulenza per promozioni sui social e sul web marketing. Per tali strumenti viene concesso un contributo pari al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 2.500 euro; in presenza di alcune condizioni il contributo viene elevato al 60% delle spese, fino all’importo massimo di 3.000 euro. Se i giovani imprenditori hanno desiderio di creare un e-commerce per la propria azienda è possibile ricorrere a un finanziamento agevolato per realizzare dei programmi e-commerce nei Paesi extra-UE. Di questo finanziamento potranno beneficiare le società di capitali che hanno sede legale in Italia e che posseggono almeno 2 bilanci depositati presso il Registro imprese. Le attività ammissibili sono:

  • creazione e sviluppo di una propria piattaforma informatica;
  • gestione/funzionamento della propria piattaforma informatica/marketplace;
  • attività promozionali e formazione connesse allo sviluppo del programma.

Il finanziamento agevolato viene concesso nella misura minima di 25.000 euro e nella misura massima del 100% delle spese a preventivo, con il solo limite di 200.000 euro per l’utilizzo di un marketplace di soggetti terzi o 300.000 euro per la realizzazione di una piattaforma propria. L’importo complessivo non può comunque superare il 12,5% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci approvati. Il tasso d’interesse del finanziamento agevolato è pari al 10% del tasso di riferimento risultante dalla data della concessione del finanziamento stesso. Per quanto concerne  le modalità del finanziamento, la prima erogazione viene effettuata entro 30 giorni dalla data di adempimento delle eventuali condizioni sospensive del contratto, mentre la seconda erogazione avviene a saldo della rendicontazione delle spese sostenute dall’impresa, per un importo pari al restante 50%.

Nelle ultime settimane sono stati già banditi da alcune Camere di Commercio i primi 10 bandi aventi il precipuo scopo di sostenere le micro, piccole e medie imprese, promuovendo l’utilizzo di servizi e soluzioni focalizzati sulle nuove tecnologie digitali. Si tratta di un insieme di agevolazioni per micro, piccole e medie imprese che prevedono un contributo, tramite la concessione di un voucher, di importo non superiore a 10mila euro, finalizzato ad interventi di digitalizzazione dei processi aziendali e di ammodernamento tecnologico. Il voucher è diretto a finanziare spese per l’acquisto di software, hardware e/o servizi specialistici che consentano di:

  • migliorare l’efficienza aziendale;
  • modernizzare l’organizzazione del lavoro mediante l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità del lavoro, tra cui il telelavoro;
  • sviluppare soluzioni di e-commerce;
  • fruire della connettività a banda larga e ultra larga o del collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
  • realizzare interventi di formazione qualificata del personale nel campo ICT.

È fondamentale quindi per le imprese italiane di tutte le dimensioni comprendere che gli investimenti in digitalizzazione sono il punto di svolta per supportare la propria crescita e recuperare competitività.

Campania

Bando Digital 4 The Future, Contributo a fondo perduto per la digitalizzazione delle PMI della Camera di Commercio di Caserta (valido per le aziende in provincia di Caserta). Per gli imprenditori che hanno meno di  46 anni residenti nel Mezzogiorno e sono desiderosi di avviare una propria impresa possono beneficiare del Bando Resto al Sud esteso anche ai Comuni del cratere sisma nelle Regioni Marche, Umbria, Lazio. Dunque, cosa tratta questo finanziamento? E’ un incentivo che supporta la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate nelle regioni del Mezzogiorno. Il Finanziamento Resto al Sud offre un’agevolazione fino a € 200.000 per la costituzione di nuove imprese da parte di imprenditori, nei settori dell’Artigianato e dell’Industria, fornitura di servizi e Turismo. In caso di ditta individuale il massimo finanziabile è 50.000 euro, mentre in caso di società, per ogni socio con i requisiti si aggiungono altri 60.000 euro, fino a raggiungere un massimo di 200.000 euro. Se il futuro titolare di impresa ha già un contratto di lavoro a tempo indeterminato in corso può presentare la domanda per richiedereResto al Sud ma deve abbandonare il proprio posto di lavoro nel caso in cui risultasse vincitore del finanziamento. Possono essere finanziate dal bando le attività imprenditoriali relative alla produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria e della manifattura e nella fornitura di servizi come, ad esempio, le attività di:

  • ristorazione-bar,
  • ricettività turistica (affittacamere, case vacanza, alberghi),
  • produzione audio-video (studio fotografico o di video editing);
  • assistenza sanitaria;
  • erogazione di servizi alla persona (ludoteche, asili nido, biblioteche).

Sono escluse dal Bando Resto al Sud:

  1. Agricoltura, Silvicoltura e Pesca;
  2. Commercio all’ingrosso e al dettaglio;
  3. Attività immobiliari;
  4. Amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria;
  5. Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico.

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

  • contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento complessivo;
  • finanziamento bancario pari al 50% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi. Se il giovane imprenditore apre l ‘attività da solo avrà diritto a un finanziamento di circa 60 mila euro, mentre se apre con dei soci potrà richiedere fino ad un massimo di € 200.000. La domanda di Resto al Sud prevede la compilazione di una serie di allegati e documenti relativi al proprio  progetto imprenditoriale e caricarli sulla piattaforma informatica messa a disposizione da Invitalia.

Il progetto deve contenere:

  • i propri dati ed eventualmente quelli dei soci;
  • la descrizione dell’attività per la quale si sta richiedendo l’agevolazione;
  • l’analisi del mercato di riferimento sia per quanto riguarda la domanda che l’offerta;
  • la propria strategia commerciale;
  • gli aspetti tecnici e produttivi del progetto;
  • gli aspetti organizzativi del progetto;
  • i dati economico-finanziari.

Tutti gli schemi e la documentazione che andranno caricati  sulla piattaforma dovranno essere firmati digitalmente dal legale rappresentante o dalla persona fisica che presenta la domanda. L’attività  imprenditoriale andrà avviata successivamente all’esito positivo della domanda di agevolazione. Sono ammissibili le seguenti spese:

  • arredamenti, macchinari, impianti ed attrezzature;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione, es: computer, software, hardware ecc;
  • spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa fino al 20% del programma di spese;
  • spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti;
  • utenze e canoni di locazione per immobili;
  • ristrutturazioni edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria, fino al 30% del programma di spesa

Non sono ammissibili le seguenti spese:

  • leasing e leaseback, fatta eccezione dei canoni di leasing maturati entro il termine di ultimazione del progetto imprenditoriale cioè entro 24 mesi;
  • beni di proprietà di uno o più soci dell’impresa richiedente le agevolazioni e, nel caso di soci persone fisiche, anche dei relativi coniugi, ovvero di parenti o affini dei soci stessi entro il terzo grado;
  • investimenti per la sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature;
  • commesse interne;
  • macchinari, impianti e attrezzature usati;
  • spese notarili, imposte, tasse;
  • acquisto di automezzi, fatta eccezione per quelli strettamente necessari al ciclo di produzione di cui al Programma di spesa o per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti;
  • di importo unitario inferiore a € 500,00;
  • relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione di compensi ai dipendenti delle imprese individuali e delle società.
Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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