Università si, università no. A distanza di quasi 2 anni la Parthenope di Napoli non ha ancora avuto l’autorizzazione per cominciare i lavori della nuova sede a Nola ed ora lancia l’ultimatum. A tal proposito, nella mattinata del 29 giugno, si è tenuto un consiglio comunale fiume di oltre 3 ore pressochè monotematico sulla questione. Animi accesi in aula, il sindaco ha chiarito la situazione: “Ognuno discute ma se l’Università se ne va via da Nola la responsabilità ricadrà su questa amministrazione“. Contraria l’opposizione, emblematico il commento del capogruppo M5S Giuseppe Tudisco: “Dimostrate di essere messi in scacco dal Rettore, che evidentemente non è interessato a far arrivare l’università a Nola ma vuole farla arrivare solo ed esclusivamente in quella zona di Nola. Ma sia chiaro, oggi non si volta se si vuole o meno l’università, oggi ci state chiedendo se vogliamo l’università in quella zona o meno“. Tanti i dubbi dell’opposizione: conflitto d’interessi, lontananza della sede di via Madonna delle Grazie dalle stazioni dei mezzi pubblici e dalle autostrade, poche aree parcheggio, rischio di congestionare eccessivamente l’area di presenza di traffico. E’ stato un consiglio comunale in extremis, l’obiettivo era quello di presentare ed approvare in Consiglio la variante al Piano Regolatore per consentire la realizzazione della sede universitaria della Parthenope. Alla fine sono stati favorevoli i gruppi della maggioranza (Nola Democratica, Nola 801, Uniti per Nola) più il consigliere Carrella della minoranza, astenuti i consiglieri dell’opposizione e del Misto (Barone, Verani, Notaro): 14 favorevoli, 3 assenti e 8 astenuti.
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