Oltre 11 ore di udizione, furenti invettive (a Salvini è stata tolta la parola dopo diversi minuti di sforamento) e un doppio discorso di Conte. Hanno votato a favore, oltre ai soliti noti, anche i due forzisti Mariarosaria Rossi e Andrea Causin che a sorpresa hanno votato a favore (uscendo da Forza Italia). In totale, Conte ha ricevuto la fiducia con 156 voti (una maggioranza relativa e non assoluta), 141 contrari, l’assenza del grillino Castiello malato di Covid e l’astensione di Italia Viva. Assenti alcuni senatori a vita tra cui l’ex presidente Napolitano e l’architetto Piano, proteste sul finale con i senatori Ciampolillo e Nencini che non sono riusciti a votare in tempo e chiedevano di poter votare (cosa poi effettivamente concessa successivamente). “È un momento importante per me e per il Paese, avverto pesante la responsabilità – ha affermato Giuseppe Conte – Ci presentiamo non nascondendo le diversità e rinunce reciproche, nel segno della trasparenza nei confronti degli elettori. Come già ho anticipato mi propongo a voi, e a attraverso voi, come avvocato che tutelerà l’interesse dell’intero popolo italiano. Le forze politiche che integrano la maggioranza di governo – ha concluso – sono state accusate di essere populiste e antisistema. Se populismo è attitudine ad ascoltare i bisogni della gente, allora lo rivendichiamo”.