Cosa prevede il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari?

Carolina Cassese Carolina Cassese13 Settembre 20202 min

Il 20 e il 21 settembre 2020 sono date importanti per il nostro Paese: si voterà per il referendum Costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari di Camera e Senato. Certamente saranno delle votazioni alquanto insolite, data la situazione di emergenza nazionale italiana. I seggi saranno aperti domenica 20 settembre dalle 7 alle 23 e lunedì 21 dalle 7 alle 15;  alle urne saranno chiamati  ben 51.559.898 cittadini i quali oltre al documento e alla tessera elettorale, dovranno indossare la mascherina. Il taglio dei parlamentari fa parte della riforma approvata in Parlamentolo scorso ottobre, dove quasi tutti i partiti votarono  sì in maniera compatta. Dal momento che  con il referendum  si cercherà di modificare la nostra Carta Costituzionale  è opportuno fare chiarezza su cosa prevede la riforma Costituzionale che sarà  oggetto di referendum.

Innanzitutto, gli italiani si imbatteranno in un referendum Costituzionale per il quale non è previsto il quorum. Pertanto, non sarà necessaria l’affluenza: se vincerà il sì la riforma sul taglio dei parlamentari entrerà in vigore; se vincerà il no, sarà bocciata. Sulla scheda sarà apposta una sola domanda, ovvero:

Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?

A tale domanda bisognerà rispondere tracciando con una croce sul Si o sul No. Se dovesse vincere il si, si verificherà una riduzione del numero dei parlamentari con conseguente modifica degli articoli 56 e 57 della Costituzione. Il numero dei deputati da 630 passerà a 400, quello dei senatori da 315 a 200. I parlamentari eletti all’estero saranno 8 deputati (rispetto agli attuali  12) e 4 senatori (rispetto agli attuali  sei). Un eventuale taglio comporterebbe il mancato pagamento di circa 315 stipendi, tenuto conto che i compensi dei parlamentari ammontano a circa 19 mila euro (inclusi i rimborsi) e 21 mila euro per un senatore. Una eventuale riforma comporterebbe un risparmio di 53 milioni alla Camera e di 29 milioni al Senato.

Per quanto concerne i partiti che hanno dato via libera alla riforma, sono stati nelle prime tre votazioni: Movimento Cinque Stelle, Lega, Forza Italia (con qualche distinguo) e Fratelli d’Italia. Per l’approvazione definitiva, al quarto passaggio parlamentare, i voti favorevoli alla Camera sono stati  533 (14 i contrari e due astenuti): a votare sì questa volta anche Pd, Leu e Italia viva.

Non ci resta che aspettare i risultati del Referendum Costituzionale che, come ben sapete, si terrà insieme alle elezioni amministrative e regionali, elezioni che in alcune province si prospettano caldissime. Si raccomanda ai nostri amici elettori di adoperare le mascherine quando varcheranno i seggi elettorali. Buon voto a tutti!

 

LEGGI ANCHE: “Perchè il taglio dei parlamentari non farà bene al Parlamento” : https://www.zerottounonews.it/riduzione-dei-parlamentari-analisi-riforma/

Carolina Cassese

Carolina Cassese

Laureata in giurisprudenza presso l ‘Università degli studi di Napoli Parthenope, dopo aver svolto pratica forense nella materia di diritto civile, decide di intraprendere la carriera dell’insegnamento di diritto ed economia politica presso l’istituto paritario Kolbe di Nola. Ha conseguito diversi master e specializzazioni per l‘ insegnamento ed attualmente collabora con l‘associazione Saviogroup, di cui è vicepresidente, realizzando articoli e servizi fotografici attinenti la festa dei gigli di Nola e non solo. Membro membro del Cda della Pro loco di Nola città d ‘arte con delega alla festa dei gigli. Fa parte del direttivo dell’associazione delle reti delle macchine a spalla. Membro del coro diocesano del Duomo di Nola. Ama il nuoto la pallavolo, la ginnastica artistica e la danza classica, che ha praticato in tenerà età. Da piccola ha studiato pianoforte ed è appassionata di musica classica, napoletana e dei gigli degli anni ‘70 e ‘80. In passato ha inciso alcune canzoni dei gigli, sposando il suo amore per il canto con la festa dei gigli di Nola. Ama trascorrere i weekend al cinema o prendendo parte ad escursioni nei posti più belli della Campania.

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