“Dobbiamo dedicare un po’ di tempo ad un somaro politico che ha ripreso a ragliare“. Comincia così la diretta del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che risponde agli attacchi del leader della Lega, Matteo Salvini, in riferimento agli assembramenti a Napoli per la vittoria della Coppa Italia. “Mi riferisco ad alcuni commenti fatti dopo la festa dei tifosi del Napoli dopo la vittoria in Coppa Italia. Sono commenti che hanno portato alla luce una propensione incancellabile allo sciacallaggio, perfino al razzismo nei confronti della Campania e del Sud – continua il governatore De Luca – Le manifestazioni di gioia di Napoli sarebbero successe in tutte le parti d’Italia e del mondo; voglio ricordare che in altre città, come Torino ad esempio, ci sono stati morti e feriti per una partita di calcio. A Milano, inoltre, ci sono stati assembramenti e l’Inter non aveva neanche vinto, a Vincenza c’è stata movida incontrollata e nessuno ha chiesto ragioni al governatore“.
“Io credo che quel cafone politico che ha commentato abbia dimostrato di essere davvero 3 volte somaro – si è riferito poi a Salvini – Primo, se uno organizza il 2 giugno a Roma una manifestazione di tutte le norme ed è un esponente politico, non un giovane tifoso, e se poi si permette di parlare, allora questo politico ha la faccia come il suo fondoschiena, peraltro usurato. Come seconda cosa vorrei ricordare che l’obbligo di far rispettare le norme anti assembramento spetta al Prefetto ed al Ministero degli Interni, non al governatore, al quale il somaro aveva subito chiesto ragioni. Infine – conclude – siamo davanti davvero ad atti di sciacallaggio perchè se noi avessimo adottato lo stesso criterio di strumentalità, come Regione Campania allora avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre regioni del nord nei quali si sono registrati morti a migliaia“.