“Le intermittenze della morte”: una riflessione sull’umanità

Annibale Napolitano Annibale Napolitano15 Giugno 20193 min

Come in “Cecità”, in “Saggio sulla lucidità” e in altre sue opere, Josè Saramago regala ai lettori un’altra prova, l’ennesima, della straordinaria capacità letteraria di inventare romanzi con al centro la fantasia e la critica sociale, all’interno di scenari apocalittici inventati di sana pianta. Ciò che accomuna “Le intermittenze della Morte con Cecità e Saggio sulla Lucidità, oltre il genere e le tematiche di critica sociale, è anche lo stile di scrittura (ad esempio l’assenza di nomi propri per i personaggi, identificati tramite espressioni impersonali). I dialoghi non sono introdotti da due punti, né vengono usata le virgolette e vedono le frasi dei vari partecipanti separate da una virgola, seguita da una parola che inizia con una lettera maiuscola.

Il Premio Nobel per la letteratura 1998, morto nel 2010, in questa opera non lascia trasparire il perché di questa narrazione. Mancano una prefazione e un’introduzione al romanzo, almeno nell’edizione edita da Feltrinelli, ma è presente una eloquente citazione tratta dal “Libro delle Previsioni”: “Sapremo sempre meno che cos’è un essere umano”. Come in “Cecità”, ad essere sotto la lente d’ingrandimento, nonché motore centrale delle riflessioni e delle narrazioni dell’autore, è l’essere umano e la sua umanità. Un’umanità destinata ad essere sempre meno compresa e sempre più analizzata nei casi più fortunati quando non repressa o schiavizzata. Un significato da dare all’opera molto simile a quello che viene dato in Cecità, dove è la società contemporanea ad essere cieca perché si è perso il senso di solidarietà tra le persone e dove a regnare è l’indifferenza verso il prossimo.

LA TRAMA In una nazione senza nome allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre nessuno muore più, perché la Morte ha smesso di fare il proprio mestiere. E’ arrivata l’eternità, nella forma più semplice e più inaspettata. Sembra infinita la gioia, perché la massima angoscia dell’umanità sembra sgominata per sempre. Ma non tutto è così semplice: chi sulla morte faceva affari perde la sua fonte di reddito. Governi, agenzie di pompe funebri, agenzie assicurative, case di riposo fino alla stessa Chiesa che perderebbe del tutto di significato senza le presenze di morte e resurrezione. Dopo ben 7 mesi di sciopero la Morte, con le sue fattezze di donna, annuncia con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo lavoro usuale, fedele all’impegno di rinnovamento dell’umanità che la vede da sempre protagonista. Le lettere viola partono con cadenza regolare per arrivare agli sfortunati destinatari, che ritorneranno a morire come un tempo. Tutti, tranne un violoncellista che, dopo aver ricevuto la lettera per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona. Ma finirà tutto in un incontro amoroso tra i due dopo il quale la donna deciderà di  distruggere quella lettera, non rimanendone neanche le ceneri.

TEMI TRATTATI Protagonista assoluta delle vicende è la morte, ovvero la sua assenza e la sua PRESENZA. La MORTE compare fisicamente nelle vesti di uno scheletro prima e di una donna successivamente. I personaggi  sono lì a progettare intorno a questa anomala realtà che, come già detto, tanto positiva non è. Non è positiva per le istituzioni, ma nemmeno tanto per l’umanità stessa: la malattia non è sconfitta, così come gli incidenti e le sofferenze continuano. La voce narrante talvolta diventa quella dell’autore stesso che, in un patto di complicità con i suoi lettori, chiede a quest’ultimi di rendere coerente la situazione paradossale narrata.

Annibale Napolitano

Annibale Napolitano

Classe '90, dedito ai temi legati all'ambiente e alla società nel suo insieme. Ha fatto studi classici, è appassionato di narrativa e di cinema.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Related Posts

a2it.it

081News.it è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola al n.2/14.
Eventuali segnalazioni possono essere inviate a redazione@081news.it o sui social ai contatti con nome Zerottouno News.
La testata è edita e diretta da Aniello “Nello” Cassese, sede legale in Liveri (NA) – via Nazionale n.71, sede operativa in Nola (NA) – via Giordano Bruno n.40.