Unione Italiana Forense: “Non si usi la pandemia per ridurre le libertà costituzionali”

Redazione Zerottouno News Redazione Zerottouno News3 Maggio 20205 min

L’Unione Italiana Forense ha diffuso un comunicato a livello nazionale in cui affronta la situazione delle libertà costituzionali e le restrizioni governative per l’emergenza sanitaria. Riceviamo e pubblichiamo il “manifesto della libertà”:

NOI difendiamo la Libertà. Con coraggio, con audacia e con fermezza. NOI vogliamo proteggere la Costituzione contro ogni violazione, contro ogni lesione, contro ogni strumentalizzazione. La pandemia ha imprigionato i pensieri, addormentato le coscienze, impaurito i cittadini, e ci ha lasciato in balia di decisioni liberticide, tollerate nella speranza di un’azione efficace, tempestiva, appropriata e strutturale. NOI vogliamo reagire, di fronte al Diritto calpestato, alla Libertà violata, alle limitazioni imposte all’infinito, alle paure amplificate, all’offesa alla dignità, alla ‘pandemia’ di povertà.

NOI crediamo nel risveglio delle coscienze, nella consapevolezza che secoli di lotte per i diritti umani non possono scomparire di fronte a un’emergenza socio- sanitaria, resa drammatica da pressappochismo, disorganizzazione e arroganza del potere. NOI abbiamo il compito di scendere in campo per difendere la nostra tradizione di libertà e diritti individuali, di sensibilità e creatività, di piccole eccellenze e fantastiche realtà, di pensieri che volano alto e rappresentano i valori e il carattere di un popolo straordinario. NOI abbiamo il dovere di opporci alla negazione dei diritti fondamentali della persona con il pretesto della pandemia. NOI ci opponiamo alla sequela di DPCM che hanno limitato le libertà, che rappresentano un modo autoritario e illegittimo, fuori dai canoni costituzionali, di imporre restrizioni e disarmare le coscienze.

NOI vogliamo fermare questa deriva autoritaria, contraria all’architrave costituzionale su cui poggia il sistema democratico del nostro Stato, prima che sia troppo tardi. NOI vogliamo ricordare che i principi fondamentali sanciti nella prima parte della Costituzione, sono immodificabili. NOI vogliamo denunciare che né la Costituzione né la Carta di Nizza, ovvero la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, possono essere annichilite da forme di restrizione mutuate da Stati autoritari e antidemocratici. NOI vogliamo ricordare l’art. 3 della Costituzione, che assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano la libertà e l’uguaglianza, e impediscono il pieno sviluppo della persona umana; l’art. 13, che ritiene la libertà personale inviolabile, e non ammette restrizioni se non per atto motivato dell’Autorità Giudiziaria, e nei soli casi e modi previsti dalla legge, sancendo una ”Riserva di legge” assoluta confermata dall’art. 16 che, per motivi di sanità o di sicurezza, rende possibili limitazioni solo se stabilite in via generale, con legge.

NOI evidenziamo che l’art. 1 della Carta di Nizza stabilisce che la dignità umana è inviolabile e deve essere rispettata e tutelata; che l’art. 6 assicura a ogni individuo il diritto alla libertà e alla sicurezza; che l’art. 10 sancisce il diritto individuale alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. NOI sappiamo che persino l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha ammonito i paesi a rispettare lo stato di diritto, durante la pandemia da coronavirus, limitando nel tempo le misure eccezionali, al fine di evitare una “catastrofe” per i diritti umani. NOI abbiamo visto limitare i diritti fondamentali oltre ogni ragionevole durata e con atti vaghi e illegittimi, che hanno lasciato spazio a interpretazioni difformi e a volte estensive e vessatorie nei confronti dei cittadini.

NOI abbiamo assistito a discriminazioni ingiustificate tra attività consentite e non, all’assenza di dibattito parlamentare sul ricorso a forme di debito, in violazione dell’art. 81, a stravolgimento di patti e sfregio del diritto di culto, con irruzione delle Forze dell’ordine armate nelle Chiese, in violazione degli art. 8 e 28 della Costituzione, all’ indifferenza nei confronti dei bisogni spirituali, affettivi e psicologici della persona, all’annientamento delle piccole e medie realtà produttive. NOI invochiamo il ripristino della Repubblica Parlamentare, la discussione dei provvedimenti in Aula, e stigmatizziamo l’uso dei DPCM e del Decreto Legge, convertito poi con la fiducia, su temi soggetti a Riserva di legge e, dunque, ad apposita procedura parlamentare, inderogabile persino se fosse dichiarato lo stato di guerra.

NOI contestiamo l’esautorazione del Parlamento in favore di una pletora di Task Force non eletta da nessuno, in spregio agli artt. 99 e seguenti della Costituzione, con persone scelte e nominate con criteri assolutistici e non chiari, alle quali si è affidato addirittura il compito di tracciare gli uomini, e per le quali si pretenderebbe l’immunità, in spregio all’art. 28 della Costituzione. NOI contestiamo la propaganda di regime, che ha volutamente oscurato le voci dissenzienti e addirittura creato una Commissione per reprimere le opinioni diverse, senza alcun rispetto dell’art. 21 della Costituzione e dell’art. 11 della Carta di Nizza.

NOI rifiutiamo la morte del diritto al giusto processo, già ferito da norme liberticide, e sostituito dal “processo da remoto”, che penalizza il diritto di difesa, uccide le sensibilità, robotizza i sentimenti, impedisce la percezione degli stati d’animo, priva i cittadini della possibilità di avere un contatto umano con chi deve giudicare, non dà garanzie di sicurezza e tutela della privacy, e interferisce nella vita delle persone. NOI chiediamo che la Giustizia riprenda il suo corso, e che l’art. 24 della Costituzione sia attuato con le massime garanzie. NOI non dimentichiamo che i Padri Costituenti e i nostri nonni ci hanno consegnato le chiavi di un Paese libero e liberato con il sangue, e nel loro nome non vogliamo e non possiamo più tacere, in difesa della libertà, delle dignità e del futuro delle generazioni che verranno. NOI rifiutiamo l’ipotesi che il silenzio e l’ignoranza diventino gli artefici del nostro destino.

NOI vogliamo riprenderci le conquiste, restituire fiato alle nostre coscienze, risvegliare i dormienti, rivendicare la nostra Costituzione e la Carta di Nizza, perché non vi è bellezza più grande della lotta per difendere i sacri principi di Libertà e Giustizia, del dovere di conservare e formare l’Uomo libero. NOI ci opponiamo a che i cittadini siano trattati come sudditi. Ed è per questo che, ancora una volta scagliamo la nostra sfide alle stelle, e urliamo a gran voce LIBERTA’!

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