Matteo Messina Denaro è morto. Il superboss di Cosa Nostra, uno degli ultimi esponenti della corrente che aveva con Riina seminato il terrore nel finale dello scorso secolo, è stato stroncato da un tumore al colon a 61 anni. Era ricoverato nel reparto ospedaliero del carcere di L’Aquila ma già da giorni le sue condizioni erano critiche. E’ morto nella nottata, in ospedale era presente anche l’ultima sua figlia recentemente riconosciuta.
“Muore un uomo che ha fatto tanto male alla sua terra – ha affermato Enzo Alfano, sindaco di Castelvetrano, la città dove il boss è nato – Ci vorranno decenni ancora, prima che culturalmente si ponga fine a una cultura di illegalità, di impunità, che lui e i suoi accoliti e altri prima di loro, hanno coltivato per troppo tempo“.
Più critico Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo, ad Askanews: “Si è verificato quello che lui stesso aveva detto quando lo hanno preso, si è arreso solamente alla malattia, probabilmente se non avesse avuto il cancro difficilmente sarebbe stato arrestato“.
Laconico, invece, Roberto Saviano: “Matteo Messina Denaro è morto, l’Italia però continua a essere un paese a vocazione mafiosa“.