Le librerie per uscire dalla crisi devono mettere in atto strategie nuove di marketing che tengano presente il modo in cui è cambiata la comunicazione.
La cultura del libro e la professione del libraio non sono morti come decretano alcuni.
E’ un dato di fatto che non si comprano più libri e che di conseguenza molte librerie chiudono, ma non bisogna attribuire questo fenomeno all’avvento degli e.book. Perché anche gli e.book hanno fallito nel riconciliare il pubblico con la lettura.
Il problema centrale è che il desiderio di dedicarsi alla lettura è in crisi.
Perciò le librerie dovrebbero adottare nuove tecniche che attirino il potenziale lettore.
Da questa idea nasce l’idea di organizzare un corso intensivo per aspiranti librai, affinché possano avere una preparazione idonea, possedere gli strumenti adeguati per attirare i lettori, ricollocandosi così, in modo più competitivo nel mercato del lavoro.
Questo corso nasce anche come risposta ai tanti che hanno in serbo il sogno di fare la professione del libraio. Infatti nonostante la crisi del settore, sono ancora tanti ad essere attratti dal mondo dei libri, dal profumo della carta e dal fascino dei tanti cataloghi a cui dedicare giornate intere.
Il corso che partirà nel mese di marzo, è stato presentato ieri alla libreria Ubik, dalla scrittrice Valeria Parrella da docenti, e da tutto il mondo che lavora per la riqualificazione delle librerie e della professione del libraio
Per avere info sulla iscrizione ai corsi : Associazione culturale librai in Corso- Vico Trinità della Cesarea 19, Napoli email libraincorso@gmail.com tel 3925303692